Corridore motociclistico italiano. Figlio di
Graziano Rossi (terzo al campionato mondiale classe 250 del 1979), iniziò a
correre giovanissimo nella scuderia Nastro Azzurro prima di trasferirsi
all'Aprilia. Debuttò nelle gare valide per il campionato mondiale nella
classe 125 su Aprilia nel 1996 (classificandosi al nono posto) e l'anno
successivo conquistò il titolo iridato delle 125. Nella stagione
seguente passò alla classe 250, sempre in sella all'Aprilia, piazzandosi al secondo
posto nella classifica finale del Motomondiale, alle spalle di Loris Capirossi.
Nel 1999, sempre su Aprilia, si laureò campione del mondo delle 250.
Nella stagione 2000, con la
nuova scuderia Honda,
R. fece il grande salto nella 500, classe in cui
vinse il Mondiale 2001, divenendo il più giovane motociclista a conquistare il
titolo in tutte e tre le classi. Nel 2002 compì un'altra impresa storica, vincendo
il titolo mondiale della neonata MotoGP e diventando così il primo pilota nella storia
del motociclismo ad aggiudicarsi la vittoria in quattro classi diverse. Nel 2003
R., grazie a 9 vittorie, 5 secondi e 2 terzi posti, conquistò il suo quinto
titolo iridato, il secondo nella MotoGP.
Passato alla Yamaha, nel 2004 vinse il suo sesto Mondiale, il quarto consecutivo
nella classe regina, riportando al successo la casa di Iwata dopo 12 anni. Nel
2005
R. continuò a dominare la MotoGP, laureandosi per la settima volta
campione del mondo con 9 successi (GP di Spagna, Cina, Francia, Italia, Catalogna,
Olanda, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca) su 12 gare disputate. Nell'agosto
dello stesso anno rinnovò il contratto con la Yamaha anche per la stagione 2006,
rifiutando una lauta offerta della Ducati e facendo rientrare l'affascinante
ipotesi di esordire in Formula 1 con la Ferrari. Il Mondiale 2006, tuttavia, riservò una
brutta sorpresa al pilota pesarese: dopo una strepitosa rimonta in classifica effettuata
nelle battute finali della stagione, proprio durante l'ultima gara a Jerez,
R.,
nel tentativo di recuperare, incappò in
una caduta, lasciando il titolo iridato a Nicky Hayden su Honda. Per il pilota pesarese
le difficoltà preseguirono anche nel 2007: nel motomondiale inseguì a fatica la
rivelazione del tean Ducati, Casey Stoner, inanellando una serie di prove deludenti. Come
se non bastate, nel corso dell'estate,
R. venne raggiunto da un avviso di
accertamento fiscale per evasione di circa 60 milioni di euro.
R. raggiunse un accordo con l'Agenzia delle Entrate patteggiando il pagamento di 19 milioni di
dollari per il periodo 2000-2004 e 16 milioni per il periodo 2005-2006: trenta
milioni legati ai guadagni del periodo e 4,8 milioni legati alla mancata dichiarazione.
Nel Campionato mondiale 2008, ancora in sella alla Yamaha,
R. cambiò fornitore gomme affidandosi alla Bridgestone,
dopo la grande delusione dell'anno precedente, quando le sue Michelin furono le principali responsabili di alcune sue
sconfitte decisive. La vittoria del Mondiale numero 70 arrivò il 28 settembre 2008 a Motegi dove, con tre gare d'anticipo,
tornò a laurearsi campione del mondo arrivando a 8 titoli iridati (n. Tavullia, Pesaro 1979).
Valentino Rossi su Honda