Pseudonimo di
Bernardo Gamberelli.
Architetto, urbanista e scultore italiano. Formatosi nell'ambiente fiorentino
della prima metà del Quattrocento, eseguì il suo primo capolavoro
scultoreo intorno agli anni 1444-51, quando realizzò nella chiesa di
Santa Croce a Firenze il monumento funebre dell'umanista Leonardo Bruni: esso
dimostra un'anticipazione del gusto rinascimentale per lo studiato accordo tra
l'elemento plastico della scultura e lo spazio architettonico in cui si
inserisce. Tali ricercatezze persistono anche nelle opere scultoree successive:
l'
Annunciazione (1447), nella chiesa di San Lorenzo a Empoli, e la tomba
della beata Villana (1452-53), in Santa Maria Novella a Firenze. Trasferitosi a
Roma, al servizio di papa Niccolò V, attese al restauro di Santo Stefano
Rotondo e al torrione di Niccolò V in Vaticano, dedicandosi anche allo
studio di progetti per la trasformazione della basilica di San Pietro. Sotto il
successivo pontefice Pio II
R. fu incaricato della sistemazione
urbanistica di Pienza (così chiamata dal nome del papa), una vera e
propria ristrutturazione dell'antico borgo medioevale di Corsignano. Esemplare
fu il nuovo assetto conferito alla piazza principale, dove spiccano la
cattedrale dalla facciata frontonata, il palazzo Piccolomini a bugnato liscio e
il palazzo vescovile, caratterizzato da finestre crociate; gli edifici
perimetrali definiscono uno spazio trapezoidale che sembra dilatarsi ben al di
là dei suoi limiti volumetrici, grazie all'accorta disposizione dei
singoli elementi. Il complesso è da ricondursi ai criteri di equilibrio
spaziale e compositivo classici, tipici dell'arte rinascimentale. Oltre che per
le sue opere,
R. svolse un ruolo importante anche per il fervore
artistico che seppe alimentare intorno a sé. Dalla sua bottega
fiorentina, attorno alla metà del secolo, uscirono artisti di grande
perizia e rilievo, come Desiderio da Settignano e il fratello Antonio Rossellino
(Settignano, Firenze 1409 - Firenze 1464).