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Rosenberg, Alfred.

Uomo politico estone di origine tedesca. Compiuti gli studi di architettura a Riga, nel 1919 si trasferì in Germania, dove aderì al Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori, fondato da Hitler. Redattore capo (1921) del «Völkischer Beobachter», giornale ufficiale del partito, fu un convinto sostenitore della propaganda del Reich, sulla cui ideologia scrisse Der Mythus des 20. Jahrhunderts (1930); anticattolico, antisemita e antibolscevico radicale, R. elaborò una dottrina sulla superiorità della razza nordica, depositaria dei più nobili valori esistenti. Nel 1930 fu eletto deputato al Reichstag e venne in seguito creato capo dell'ufficio per la politica estera del regime (1933) e ministro per i Territori orientali occupati (1941-45). Arrestato nel 1945, venne condannato a morte dal tribunale internazionale di Norimberga (Reval, Estonia 1893 - Norimberga 1946).