Antica città etrusca, le cui rovine sorgono su un'altura poco a Nord di
Grosseto. • St. - Abitata fin dai secc. IX e VIII a.C.,
R. viene
citata per la prima volta da Tito Livio come città che aiutò i
Latini contro Tarquinio Prisco. Fu sottomessa ai Romani tra il 298 e il 294
a.C.; nel 205, rifornì di grano e legname la flotta di Scipione
l'Africano in qualità di alleata. Dopo l'89 a.C. fu elevata a municipio,
diventando quindi sede di colonia triumvirale o augustea. Dal V sec. d.C.
divenne sede vescovile e fu in seguito donata da Carlo Magno alla Chiesa. Nel
1138 la sede vescovile fu trasferita a Grosseto
. R. diventò quindi
feudo degli Aldobrandeschi fino al 1303, rimanendo sotto la giurisdizione
episcopale fino al 1626, quando il Governo civile della città fu affidato
al granduca di Toscana. • Archeol. - I resti più antichi sono
quelli della cinta muraria (VI sec. a.C.), preceduta da una struttura in mattoni
crudi del secolo precedente, e di varie costruzioni pubbliche e private
edificate nei secc. VII-II a.C. Sono stati inoltre rinvenuti abbondanti reperti
in ceramica importata dall'Attica, segno dell'importanza commerciale della
città. Risalenti alla prima età imperiale sono il foro, alcuni
edifici pubblici e privati e l'anfiteatro. Alcuni reperti sono oggi custoditi
presso il Museo archeologico della Maremma di Grosseto.