Pseudonimo di
Graziella Romano.
Scrittrice e pittrice
italiana. Laureatasi a Torino, studiò pittura con F. Casorati e critica
d'arte con L. Venturi. Si trasferì poi a Milano, dove pubblicò un
primo testo di poesie,
Fiore (1941), seguito dal volume in prosa
Le
metamorfosi (1951) e dai romanzi
Maria (1953) e
Tetto murato
(1957), testi rivelatori della vena evocativa, profondamente intimista e
realista della scrittrice. Nel 1955 completò una seconda raccolta di
versi,
L'autunno, cui seguirono
L'uomo che parlava solo (1961) e
La penombra che abbiamo attraversato (1964), nel quale il motivo del
doppio viaggio, reale e psicologico, si salda in una scrittura essenziale,
carica di immagini e di memorie. Della produzione della
R. si ricordano
inoltre:
Le parole tra noi leggere (1969), vincitore del premio Strega,
L'ospite (1973), la terza raccolta poetica
Giovane è il tempo
(1974) e
Una giovinezza inventata (1979). Negli ultimi testi il
carattere narrativo anticonformista dell'autrice
andò
acutizzandosi, anche per l'inserimento di immagini e di foto negli scritti, come
in
Lettura di un'immagine (1975),
Romanzo di figure (1986),
La
treccia di Tatiana (1986),
Nei mari estremi (1987),
Un sogno del
Nord (1989),
Le lune di Hvar (1991),
Un caso di coscienza
(1992),
Sguardi (1995),
In vacanza con il buon samaritano
(1998),
L'eterno presente (1998),
Dall'ombra (1999),
Le
poesie (2001) (Demonte, Cuneo 1909 - Milano 2001).