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Romanelli, Gian Francesco.

(detto il Viterbese o il Raffaellino). Pittore italiano. Si formò a Roma, sotto la guida del Domenichino e di Pietro da Cortona, con il quale collaborò negli affreschi della cappella di palazzo Barberini (1631-32). Influenzato dall'energia compositiva del cortonese (Elemosina di San Tommaso, Roma Sant'Agostino), se ne distaccò per raggiungere una semplicità e una compostezza formale tipica della pittura emiliana (Domenichino e G. Reni). Protetto da G.L. Bernini e dal cardinale F. Barberini, R. dipinse alcuni affreschi nella sala della contessa Matilde in Vaticano (1637-42), la Presentazione di Maria al tempio (1638-42) in Santa Maria degli Angeli, gli affreschi di palazzo Lante. Venne chiamato a Parigi nel 1646-48 e dopo il 1655, anni in cui dipinse alcune pareti della galleria di palazzo Mazzarino e le Storie romane ed ebraiche nell'appartamento di Anna d'Austria nel palazzo del Louvre. Negli ultimi anni fu attivo soprattutto nella città natale, nel cui duomo dipinse un San Lorenzo (Viterbo 1610-1662).