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Rohmer, Eric.

Pseudonimo di Jean-Marie-Maurice Schérer. Regista cinematografico francese. Dopo essere stato professore di Lettere in un liceo di Nancy dal 1942 al 1950 e aver pubblicato un romanzo (Elizabeth, 1946) sotto lo pseudonimo di Gilbert Cordier, si accostò al mondo del cinema come critico, collaborando ai «Cahiers du cinéma» e pubblicando, insieme a C. Chabrol, una monografia sul cinema di A. Hitchcock (Hitchcock, 1957). Si dedicò quindi ai cortometraggi, esordendo come regista nel 1959 con Le signe du lion, film costruito su un solo personaggio, che lo inserì autorevolmente nella corrente cinematografica appena nata della Nouvelle Vague. Girò quindi sei film (La boulangère de Monceau, 1962; La carrière de Suzanne, 1963; La collezionista, 1967; La mia notte con Maud, 1969; Le genou de Claire, 1970; L'amour l'après midi, 1972) raccolti sotto il titolo collettivo di Racconti morali, in cui perfezionò la sua delicata e stilizzata rappresentazione della realtà, basata sull'analisi approfondita della psicologia dei personaggi nelle più diverse situazioni esistenziali. R. si dedicò poi a due testi della letteratura tedesca e francese, La Marchesa d'O (1976), girato in Germania, tratto dal racconto di H. von Kleist, e Perceval le Gallois (1978), ispirato al poema incompiuto di Chrétien de Troyes. Nel 1980 R. iniziò con La femme de l'aviateur un nuovo ciclo di film raggruppati in Commedie e proverbi. Gli altri titoli della serie sono Le beau mariage (1982), Pauline à la plage (1982), Le notti della luna piena (1984), Il raggio verde (1986, Leone d'Oro alla Mostra di Venezia), Reinette e Mirabelle (1987), L'amico della mia amica (1987), tutti incentrati su tematiche semplici (l'amicizia, l'amore adolescenziale) sviluppate con delicatezza e raffinata introspezione. Oltre a L'albero, il sindaco e la mediateca (1993) e a Les rendez-vous de Paris (1995), diresse i film della nuova serie dedicata ai Racconti delle quattro stagioni: Racconto di primavera (1990), Racconto d'inverno (1991), Racconto d'estate (1996); nel 2001 diresse La nobildonna e il duca. Nel 1979 debuttò nella regia teatrale con Catherine de Heilbronn. Si dedicò inoltre alla regia televisiva realizzando una serie di cortometraggi per la televisione scolastica e alcuni documentari (Nancy 1920 – Parigi 2010).