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Rodčenko, Alexsandr Michajlovič.

Pittore, scultore, designer e fotografo russo. Nato da una famiglia di origini contadine, nel 1907 si trasferì da Pietroburgo a Kazan', dove si iscrisse dapprima alla Scuola d'arte (1911-14) e poi all'Istituto artistico industriale di Mosca. Nel 1916, si recò a Mosca, dove stabilì la propria residenza definitiva insieme a Varvara Stepanova, che sarà sua compagna e collaboratrice per il resto della sua vita. Le prime opere di R. furono alcuni disegni per costumi teatrali, vari disegni cubisti e diverse opere sperimentali realizzate unicamente con il regolo e il compasso. Negli anni compresi tra il 1917 e il 1920, oltre a eseguire pregevoli linotipi e disegni architettonici, R. accettò importanti incarichi pubblici: fu tra i fondatori dell'Unione dei pittori, commissario del popolo per l'istruzione, nonché insegnante di pittura presso la scuola Prolekult di Mosca. Fin dalle sue prime produzioni, R. si collocò in una posizione intermedia fra il Costruttivismo di Tatlin e il Suprematismo di Malevič, ovvero tra l'aspirazione a trasformare e quella a rappresentare. Fedele all'impegno politico di un'arte al servizio della società, R. intese il Costruttivismo innanzitutto come volontà di costruire finalizzata, in quanto tale, a rispondere adeguatamente alle varie esigenze della vita di tutti i giorni. Si comprende in questo modo la versatilità che fece di lui un artista totale, impegnato nel design, come pure nelle illustrazioni di poemi, nelle scene di teatro, nei manifesti, nel cinema, nella fotografia. Tra le opere di questo primo periodo si ricordano: il quadro Cerchio nero su fondo nero, le Composizioni lineari (tra cui Costruzione lineare, 1919) e le Composizioni volumetriche (tra cui Costruzione ovale sospesa, 1920) in legno e metallo. A partire dal 1923 divenne amico e collaboratore di V.V. Majakovskij, con cui lavorò alla rivista «LEF», riunendo successivamente i ricordi di questo periodo trascorso insieme nell'opera Rabota s Majakovskim (1939). Per Majakovskij, inoltre, si impegnò nell'illustrazione del poema Pro eto, nonché nella realizzazione di vari costumi destinati al teatro. Dell'amico, come pure di altri artisti, della madre o anche di persone qualunque R. eseguì vari ritratti (1924-25). Nel 1925, in occasione dell'Esposizione di arti decorative, contribuì all'allestimento del padiglione russo all'insegna dell'interior design del club degli operai. Negli anni successivi si occupò di film industriale, principalmente del disegno dell'arredamento e dei costumi. Oltre a ciò, partecipò alla fondazione di una rivista musicale ed effettuò diversi servizi fotografici per le riviste «Daësh» e «Krasnoe studentčstvo». Fu così che, a partire dagli anni Trenta, si aprì l'ultima fase della produzione di R., principalmente incentrata sul cinema, sul teatro e sulla fotografia e caratterizzata dall'assidua collaborazione con la Stepanova. Insieme a lei pubblicò diversi album fotografici su vari temi, quali il cinema sovietico, l'Uzbekistan, Mosca, l'aeronautica sovietica, la letteratura sovietica. Successivamente allo scoppio della seconda guerra mondiale, R. si impegnò, oltre che come fotoreporter, anche nella creazione di vari manifesti di propaganda. Nominato nel 1944 direttore artistico dell'Istituto di tecnologia di Mosca, fino alla morte continuò a dipingere (celebri furono le Composizioni decorative a olio) e a pubblicare album fotografici. Fu soprattutto grazie alla fotografia, del resto, che R. si guadagnò la fama attuale, come attestano le più importanti mostre sull'artista: R. Fotografien 1920-38 (Colonia, Ludwig Museum), R. Photos: 1891-1956 (Parigi, Centre Pompidou), nonché la mostra di 300 fotografie dagli archivi R. di Mosca che si svolse alla Walker, Ursitti e Mc Ginnis Gallery di New York nel 1989 (Pietroburgo 1891 - Mosca 1956).