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Ritratto di signora.

Romanzo di H. James, pubblicato nel 1881. Vi si narrano le vicende della giovane Isabel Archer, la quale, annoiata dalla monotonia della cittadina statunitense di Albany e desiderosa di condurre un'esistenza libera e autonoma, rifiuta la corte del giovane Goodwood e decide di accompagnare in Europa la ricca zia Touchett. Giunta in Inghilterra, Isabel conosce il marito di questa e il figlio Ralph. Quest'ultimo, sebbene innamorato della giovane, non le confessa i propri sentimenti, perché consapevole di essere vicino alla morte, essendo stato colpito da un male incurabile. Ralph, nella speranza di rendere felice Isabel, convince il padre a nominarla erede della metà dei suoi beni; così, alla morte dello zio, la giovane donna si ritrova libera e ricca. Recatasi in Italia, Isabel, durante un soggiorno a Firenze, si innamora perdutamente di Gilbert Osmond, affascinante avventuriero, che la convince a sposarlo. Il matrimonio si rivela presto un grave errore, in quanto l'avido Osmond si dimostra subito interessato al denaro della moglie. Tornata nuovamente in Inghilterra, per assistere il cugino Ralph prossimo alla fine, Isabel rivede Goodwood, il quale non ha mai cessato di amarla. Isabel, inaspettatamente, scopre, a sua volta, di nutrire un sincero sentimento nei confronti del suo antico spasimante, sentendosi pronta a ricominciare una nuova vita al suo fianco. Tuttavia, dopo una lunga veglia notturna, durante la quale è dibattuta fra l'aspirazione alla felicità accanto a Goodwood e l'impegno morale di rispettare le responsabilità assunte con il matrimonio, Isabel decide di non sottrarsi alle conseguenze delle scelte compiute in passato e torna a Roma accanto al marito.