eXTReMe Tracker
Tweet

Rio de Janeiro.

Città (5.551.538 ab.) del Brasile sud-orientale, capitale dell'omonimo Stato; è situata sull'Oceano Atlantico, verso la parte occidentale della Baia di Guanabara. È dominata dai picchi del Pão de Açúcar (Pan di Zucchero) e del Corcovado, sul quale è eretta la famosa statua del Cristo Redentore. L'agglomerato urbano si allunga sulla fascia costiera e si addentra nelle valli fra le alture interne delle Serre de Carioca e do Mar. Vi sono anche centri residenziali posti fuori della baia, tra i quali Copacabana. La città è circondata da un gran numero di favelas, baraccopoli nelle quali vivono migliaia di poveri. • Econ. - La vita economica si svolge intorno al porto e ai lati delle due grandi arterie cittadine, l'Avenida de Marco e l'Avenida Rio Branco. Centro culturale e finanziario e porto commerciale di primaria importanza, R. de J. è lo sbocco naturale di tutta la produzione agricola (caffè, zucchero, tabacco, cotone) e mineraria degli Stati di Minas Gerais, di Rio de Janeiro e in parte di quelli di San Paolo e di Espírito Santo. È sede di industrie alimentari, tessili, dell'abbigliamento, chimiche e cantieristiche. Il turismo è l'asse portante dell'economia locale, favorito dalla bellezza del paesaggio, dalla varietà delle manifestazioni folcloristiche (dal famoso carnevale alle esibizioni di samba), dalla salubrità del clima. • St. - La città deve il suo nome a un errore commesso dai Portoghesi, quando vi arrivarono agli inizi del XVI sec. Credendo che la baia fosse la foce di un fiume la chiamarono Rio; essendo giunti il 1° gennaio, vi aggiunsero de Janeiro (fiume di gennaio). Il luogo dove sorge la città fu poi raggiunto dallo spagnolo Juan Dìaz de Solìs e dal portoghese Ferdinando Magellano, mentre nel 1531 il portoghese Martim Alfonso de Sousa ne prese possesso in nome del re del Portogallo. Il primo nucleo urbano fu stabilito nel 1555 da profughi ugonotti francesi, che ne furono espulsi, a tre riprese, qualche anno più tardi (1560, 1565 e 1567), venendo sostituiti da coloni portoghesi che denominarono il nuovo centro São Sebastião do R. de J., in onore del re del Portogallo Sebastiano. Nel 1676 la città divenne sede vescovile. Capitale del Brasile meridionale dal 1680, R. de J. fu eletta nel 1763 a capitale dell'intero Paese, mantenendo tale prerogativa anche dopo la proclamazione d'indipendenza del Brasile (1822) e la costituzione della Repubblica federata (1889) fino al 1960, quando la capitale federale fu trasferita a Brasilia. • Arte - La città conserva numerose tracce dell'arte barocca portoghese, come testimoniano la chiesa del monastero di San Bento, la chiesa di Nossa Senhora da Candelária e il convento di Sant'Antonio. L'architettura del XIX sec. subì l'influenza dello stile francese, ripreso soprattutto nella costruzione delle grandi arterie viarie (avenidas) che, a partire dall'inizio del XX sec., diedero un forte impulso alla modernizzazione della città. Importante per l'architettura di R. de J. fu l'insegnamento di Le Corbusier alla cui scuola si formarono architetti quali L. Costa, O. Niemeyer, E.A. Reidy, che firmarono numerosi progetti urbanistici e realizzarono imponenti complessi architettonici, anche ad uso residenziale. Le Corbusier diede inoltre un forte contributo alla rielaborazione dell'assetto urbano della città carioca e in particolare si occupò della realizzazione di un'autostrada sopraelevata che unisse le varie baie. Tra gli edifici più importanti di R. de J. ricordiamo il palazzo del ministero dell'Educazione, denominato in seguito Palacio da Cultura (1936-43), il Museu de arte moderna (1954), il Banco Boavista (1946), l'ospedale Sul America (1950-52), l'università (1949-62), il palazzo dell'Academia brasileira de letras (1972-77) e il sambodromo (1983). La città è dotata di numerosi centri di cultura e arte tra i quali ricordiamo, oltre al Museu de arte moderna, il Museu nacional de belas artes, nel quale sono custoditi numerosi esempi dell'arte pittorica brasiliana dei secc. XIX-XX; il Museu nacional, ospitato nel palazzo di Cristóvão, che raccoglie testimonianze scientifiche ed etnografiche; il Museu do Indio, il Museu histórico nacional e il Museu da imagem e do som.
Rio de Janeiro: il Pan di Zucchero

Favelas a Rio de Janeiro