Stato (282.062 kmq; 9.634.688 ab.) del Brasile, all'estremità meridionale
del Paese. Confina a Nord con lo Stato di Santa Catarina, a Ovest con
l'Argentina, a Sud con l'Uruguay e a Est con l'Oceano Atlantico. Capitale:
Pôrto Alegre. Città principali: Pelotas, Rio Grande do Sul, Canoas,
Caxias do Sul, Santa Maria, Bagé e Passo Fundo. • Geogr. - Il
territorio è formato da due zone nettamente distinte: una si affaccia
sull'Atlantico con la larga fascia sabbiosa pianeggiante interrotta da vaste
lagune (Lagoa dos Patos, Lagoa Mirim); l'altra è occupata da lunghe
catene di colline (Coxilha Grande) che vanno innalzandosi nei rilievi della
Serra Geral e della Serra do Mar. In una zona di larghe vallate, caratterizzate
da
campos ondulati e perciò chiamata Campanha, scorrono i fiumi
Uruguay e Jacuí. Il clima è di tipo subtropicale, con una stagione
calda e asciutta da ottobre ad aprile e una stagione piovosa da maggio a
settembre. • Econ. - Date l'ampiezza e la varietà del territorio,
l'agricoltura varia da una regione all'altra. I prodotti maggiormente coltivati
sono vite, tabacco, cereali (frumento, granturco, soia), lino, ortaggi, frutta
(agrumi e frutti tropicali),
erva mate (utilizzata per decotti e tisane).
Intenso l'allevamento del bestiame. Le industrie sono prevalentemente di tipo
alimentare, legate alla lavorazione dei prodotti agricoli e zootecnici; unica
eccezione è rappresentata dall'industria tessile. Nella regione sono
presenti giacimenti di carbon fossile. • St. - Durante i secc. XVII-XVIII
la regione fu contesa dagli Spagnoli e dai Portoghesi; fu occupata da questi
ultimi, che nel 1737 crearono il loro primo insediamento nell'area occupata
dall'odierna città di Rio Grande do Sul. Nel 1822 la regione ottenne
l'indipendenza, divenendo provincia dell'Impero brasiliano. Nel 1835 si
staccò da esso, dando vita a una rivolta irredentista (alla quale
partecipò anche Giuseppe Garibaldi) che durò dieci anni. Una nuova
insurrezione indipendentista ebbe luogo, senza esito felice, nel
1892.