eXTReMe Tracker
Tweet

Rinuccini, Alamanno Zanobi.

Umanista italiano. Nato da una famiglia distintasi in molti campi della vita pubblica e culturale fiorentina, il nonno era il poeta Cino, R. ricevette un'educazione accurata e, seguendo la tradizione familiare, conciliò la passione per gli studi classici con la partecipazione alla politica attiva. Incaricato, negli anni 1472-75, insieme ad altri studiosi, di organizzare le università fiorentina e pisana, fu poi inviato a Roma presso il papa Sisto IV. Creatisi dei dissapori con Lorenzo de' Medici, il suo ruolo nella vita pubblica venne, nel periodo seguente, irrimediabilmente compromesso. Ritiratosi a vita privata, R. si dedicò esclusivamente all'attività di scrittore: fu autore di lettere e di orazioni; realizzò la versione, dal greco al latino, di opere di Isocrate e di Plutarco, e della Vita di Apollonio di Tiana di Filostrato; in volgare, compose lo scritto Ricordi storici, continuando, per gli anni 1461-99, la cronaca storica iniziata dal padre Filippo. La sua opera più celebre è, tuttavia, il Dialogus de libertate, nella quale è dibattuto il problema del contrasto fra vita attiva e vita contemplativa: Aliteo, Eleuterio e Microtoxo, protagonisti del dialogo, discorrendo intorno ai più noti tirannicidi della storia, evidenziano l'importanza della difesa della libertà e sottolineano il divario tra le imprese compiute dai Fiorentini del passato e il disimpegno della generazione contemporanea. L'opera, nella quale R. espose con chiarezza e notevole potenza espressiva i suoi ideali di individuo politicamente indipendente e amante della libertà repubblicana, risulta interessante per comprendere l'atteggiamento di distacco che una parte degli intellettuali manifestò nei confronti della Signoria laurenziana soprattutto in seguito alla congiura dei Pazzi, avvenuta nel 1478 (Firenze 1426-1499).