Patriota italiano. Combatté nell'esercito costituzionale napoletano
contro gli Austriaci (1821). Subì nove anni di carcere dopo i quali
partecipò ai moti del 1831. L'anno seguente appoggiò lo sbarco dei
Francesi ad Ancona, al comando di un drappello rivoluzionario. Costretto
all'esilio in Francia e in Spagna, tornò clandestinamente in Italia e si
accordò con G. Mazzini per un'azione in Romagna. Persuaso però dai
fratelli Bandiera a partecipare a un'azione in Calabria, fu con essi catturato a
San Giovanni in Fiore e fucilato (Frosinone 1797 - vallone di Rovito, Cosenza
1844).