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Riccardo di San Vittore.

Teologo e mistico medioevale. Di origine anglosassone, entrò nel monastero dei canonici regolari di San Vittore a Parigi, uno dei maggiori centri di sviluppo della mistica speculativa del XII sec. Ebbe come maestro Ugo di San Vittore di cui, con ogni probabilità, fu successore alla carica di maestro dei novizi. Nel 1162 fu eletto priore del monastero, che negli anni seguenti fu oggetto di prestigiose visite, quali quella di papa Alessandro III (1164) e di Tomas Becket (1170), per cui R. aveva parteggiato durante il conflitto con Enrico II. La vastissima produzione letteraria di R. comprende sermoni, lettere, opere esegetiche, teologiche, mistiche. Muovendosi in un orizzonte di pensiero tipicamente agostiniano, R. affrontò tematiche di carattere gnoseologico, riconducendo la conoscenza a tre fonti fondamentali: sensibilità, ragione e rivelazione. Secondo R., usando questi tre elementi in modo adeguato si perviene alla dimostrazione delle verità di fede. Seguendo tale cammino R. giunse a formulare dimostrazioni dell'esistenza di Dio e della sua natura trinitaria che avranno largo seguito all'interno del Francescanesimo. Nel suo pensiero grande spazio ha anche la riflessione sulla via mistica per arrivare a Dio. La via mistica risulta fondata su tre facoltà: l'immaginazione o percezione sensibile, la ragione e l'intelletto, ovvero l'occhio spirituale che è in grado di cogliere le cose invisibili. A queste tre facoltà corrispondono tre gradi di avvicinamento a Dio: il pensare (studio della realtà), il meditare (studio che l'anima fa di se stessa) e il contemplare (intuizione libera e compiuta). La contemplazione, attraverso sei scalini, porta dalla bellezza del creato alla visione estatica di Dio, resa possibile solo attraverso l'intervento della grazia divina. Elemento fondamentale del processo mistico è l'amore, come impegno totale. Fra le opere ricordiamo: De Trinitate (in sei libri), Liber de Verbo incarnato, De statu interioris hominis, De praeparatione animi ad contemplationem (Beniamin minor), De gratia contemplationis (Beniamin maior), De eruditione homini interioris, Liber de Verbo incarnato, Tractatus de quator gradibus violentae caritatis, Mysticae adnotationes in psalmos (Scozia o Irlanda 1110 circa - Parigi 1173).