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Reuchlin, Johannes.

Umanista tedesco. Studiò Diritto e Lingue classiche a Friburgo, Parigi, Basilea, Orléans e Poitiers. Entrato in contatto con le idee di Pico della Mirandola, nel corso di un viaggio in Italia intrapreso nel 1482 al seguito del duca del Württemberg Eberardo il Barbuto, si interessò di cabala, perfezionando nel contempo lo studio del greco e dell'ebraico. Morto Eberardo, fu precettore ad Heidelberg dei figli dell'elettore del Palatino (1496); trasferitosi di lì a qualche anno a Stoccarda, divenne nel 1502 uno dei triunviri del collegio giuridico della Lega sveva. Negli ultimi anni della sua vita, insegnò greco prima a Ingolstadt e poi a Tubinga. Personalità poliedrica e dotata di grande preparazione culturale, R. fu non a torto considerato il caposcuola dell'Umanesimo tedesco. Di notevole importanza sono i suoi studi linguistici: suggerì, infatti, una pronuncia del greco (poi detta reuchliniana), alternativa a quella proposta e insegnata da Erasmo di Rotterdam e, con le opere Rudimenta linguae hebraicae (1506) e De accentibus et orthographia linguae hebraicae (1518), indirizzò verso uno studio scientifico della lingua ebraica. R. fu, inoltre, il primo non ebreo a occuparsi di cabala: nei suoi libri De verbo mirifico (1494) e De arte cabalistica (1517), interpretò la cabala come teologia simbolica e rivelazione originaria trasmessa all'umanità dal primo uomo e sostenne la possibilità di confermare tramite essa la fede cristiana. Importante fu anche la sua battaglia contro i circoli teologici conservatori che volevano distruggere i libri ebraici, considerandoli nemici del Vangelo (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg 1522).