eXTReMe Tracker
Tweet

Rensi, Giuseppe.

Filosofo italiano. Esiliato in Svizzera (1898) a causa della sua adesione alle dottrine socialiste, nel 1908 tornò in Italia, e ricoprì la cattedra di Filosofia nelle università di Firenze, Messina e Genova. In contrapposizione al Neoidealismo, in polemica con Croce e Gentile, si fece assertore di una forma di scetticismo che, eliminando ogni deviazione irrazionalistica, tendeva a identificarsi con un positivismo radicale. Egli limitava la funzione del pensiero alla semplice descrizione e catalogazione dei «fatti», negandogli la possibilità di inquadrarlo in un sistema razionale. Per quanto critico nei confronti della democrazia liberale, divenne un duro oppositore del regime fascista (fu costretto a lasciare la cattedra nel 1934). Fu autore di numerose opere, tra cui: Le antinomie dello spirito (1910); Il fondamento filosofico del diritto (1912); Lineamenti di filosofia scettica (1919); Antologia dell'ateismo (1926); Il materialismo critico (1927); Le aporie della religione (1932); Autobiografia intellettuale (1939); La morale come pazzia (1942) (Villafranca di Verona, Verona 1871 - Genova 1941).