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Raynaud, Maurice.

Medico francese. Laureatosi a Parigi nel 1862 con la tesi Sur l'asphyxie locale et la gangrène symétrique des extrémités, incentrata sulla malattia che da lui prese il nome, fu nominato professore associato nel 1866; quindi cominciò una lunga attività di insegnante presso l'università e l'ospedale di Lariboisiére. Qui studiò vari casi di asfissie locali, sottolineandone le ripercussioni sui grandi e piccoli vasi sanguigni, effettuò diversi esperimenti e si dedicò a ricerche di neurofisiologia e di trasfusione sanguigna; importanti furono anche i suoi saggi sui vaccini e la rabbia. Nel 1871 gli fu conferita la Legion d'onore (Parigi 1834-1881). ║ Morbo di R.: malattia vascolare appartenente al gruppo delle arteriopatie funzionali, che colpisce le estremità (in particolare le dita delle mani e dei piedi), provocando la vasocostrizione acuta delle piccole arterie e delle arteriole, sia della cute sia del sottocutaneo. La malattia si articola in tre distinte fasi: una fase ischemica (o sincopale), durante la quale le estremità diventano completamente bianche e fredde; una fase cianotica, durante la quale, in seguito al ristagno di sangue, le estremità assumono un colore violaceo; una fase vasodilatatoria, durante la quale le estremità divengono prima rossastre e poi tornano al loro aspetto normale. Queste crisi, rare, brevi e velate nello stadio iniziale della malattia, in seguito si fanno più frequenti, protratte e accentuate. Il morbo è spesso causato da fenomeni concomitanti, quali mestruazioni, menopausa, malattie, stati emotivi, raffreddamento. Il morbo è di origine benigna, anche se sconosciuta, e non di rado regredisce in modo spontaneo. La miglior terapia è la prevenzione, che consiste nell'evitare l'esposizione al freddo; per quanto praticate, infatti, le cure mediche (più che altro vasodilatatori) e chirurgiche (simpaticectomia) non sempre conseguono risultati soddisfacenti.