Giornalista e critico letterario italiano. Entrato molto giovane nel
giornalismo, fu collaboratore, in qualità di critico letterario, di
alcuni quotidiani (tra cui «La Stampa» e «Il Resto del
Carlino») e redattore del settimanale «Epoca». Scrisse diversi
saggi e opere narrative tra cui:
I contemporanei (1930),
Uomini
visti (1955),
Febbre bianca (1958),
Scadenzario. Scritti polemici
(1960). In qualità di direttore della Biblioteca ariostea di Ferrara,
si dedicò allo studio dell'Ariosto, catalogando suoi manoscritti ed
edizioni e pubblicando, tra l'altro,
I manoscritti dell'Ariosto (San
Patrignano di Romagna, Forlì 1895 - Ferrara 1964).