Uomo politico francese. Giornalista radicale, nel 1856 fu deportato in
Algeria; fuggito, si stabilì in Svizzera e, dopo l'amnistia del 1859,
fece ritorno a Parigi. Nel 1870 fu nominato direttore generale della sicurezza e
nel 1871 eletto deputato (fu deputato ancora nel 1873). Pur figurando tra i capi
della Comune parigina, rispetto agli altri dirigenti comunardi occupò una
posizione di destra. Curò la pubblicazione della
Congiura degli
Eguali di F. Buonarroti e diresse «La Petite République».
Attaccato dal «Figaro» come un pericoloso comunardo, venne condannato
a morte; riuscì a fuggire in Belgio e nel 1879 poté ritornare a
Parigi. Negli anni 1881-85 fu deputato, e senatore dal 1903 al 1908 (Poitiers
1831 - Parigi 1908).