Musicista e compositore francese. Studiò musica da autodidatta.
Divenuto aiuto organista nella cattedrale di Avignone e successivamente
organista nel duomo di Clermont-Ferrand, nel 1706 si trasferì a Parigi
dove pubblicò il
Primo libro di pezzi per clavicembalo; tornato a
Clermont-Ferrand nel 1723, stese il suo famoso
Trattato dell'armonia ridotta
ai suoi principi naturali. Nominato organista ufficiale della chiesa di
Sainte-Croix-de-la-Bretonnerie nel 1732 e successivamente del Collegio dei
Gesuiti a Parigi, vide accrescere rapidamente la sua fama nella capitale fino a
fare il suo ingresso nell'Accademia reale di musica.
R. si dedicò
anche al teatro: dopo l'incerto debutto con la tragedia
Ippolito e Aricia
(1733), che suscitò polemiche per l'arditezza armonica delle sue
partiture, più in sintonia con lo spirito italiano che con quello
francese, il successo gli arrise
con
Le Indie galanti (1735),
Castore e Polluce (1737),
Dardano (1739). Seguì una vasta
produzione teatrale, tra cui la commedia-balletto
La principessa di
Navarra, che trionfò al teatro di Versailles nel 1745 e che gli valse
l'alta onorificenza a corte di
compositeur de la musique de chambre. La
sua concezione drammatica si riassume in un declamatorio lirico assai vario,
flessibile e denso di espressività, che preannuncia la musica di Gluck
(Digione 1683 - Parigi 1764).