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Rainaldi, Carlo.

Architetto italiano. Formatosi sotto la guida del padre Girolamo, collaborò con lui fino alla sua morte alla realizzazione di varie opere romane, quali l'altare maggiore di San Girolamo della Carità (1645) e quello di Santa Maria della Scala (1647). La prima opera libera dall'influsso paterno fu il progetto della chiesa di Sant'Agnese in Agone (1652-56) in piazza Navona, realizzata poi con sostanziali modifiche da Borromini, dove la soluzione proposta della pianta centrale e l'articolazione plastica delle colonne risentono di un gusto eminentemente barocco. Nella successiva realizzazione della chiesa di Santa Maria in Campitelli (1655-67) si intravedono le tracce di un linguaggio artistico già maturo, di una concezione scenografica dell'architettura che ricerca i forti contrasti di luce e di ombra, ottenuti sia mediante le contrapposizioni delle masse architettoniche, sia mediante l'uso degli elementi ornamentali e degli effetti prospettici. In particolare nella facciata barocca di Santa Maria in Campitelli R. inventò un doppio ordine corinzio, fatto scorrere sia all'interno sia all'esterno della cinta muraria che, con raffinata leggerezza, alleggerisce l'elaborata struttura architettonica. I caratteri ispirati alla complessità barocca sono espressi compiutamente nelle opere successive, anch'esse romane, come Sant'Andrea della Valle (1656-65), a doppia croce greca, la tribuna e l'abside di Santa Maria Maggiore (1669-75), la facciata e le due cappelle della chiesa della Compagnia del Suffragio (1669-75). Tra le ultime realizzazioni di R. si ricordano la chiesa di Santa Maria in Via (1681) e il disegno del sagrato della chiesa di San Teodoro (1690), entrambe a Roma (Roma 1611-1691).