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Raguzzini, Filippo.

Architetto italiano. Discendente da una famiglia napoletana di marmorari, R. affinò la sua preparazione tecnica nei settori della scenografia e della decorazione scultorea e pittorica seguendo gli insegnamenti di F. Solimena, suo primo maestro. A partire dal 1705 realizzò le prime creazioni architettoniche, in stile barocco e rococò, a Benevento, città dove gli furono presto commissionate altre opere: tra queste la cappella di San Gennaro nella chiesa dell'Annunziata (1710), testimonianza del gusto rococò che l'architetto espresse in forme ariose e leggere. Interesse rivestono anche la chiesa di San Filippo, dalla caratteristica pianta centrale, e il palazzetto De Simone (1724), nelle cui architetture eleganti affiorano gli influssi della lezione di C. Falzago. Nel 1724 R., invitato da Benedetto XIII, si trasferì a Roma ove iniziò una nuova fase della sua attività creativa. Prima, fra le opere del periodo romano, fu la cappella di San Domenico nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva (1725); iniziò quindi la costruzione dell'ospedale e della chiesa di San Gallicano (1724-27), il cui progetto rispondeva alle tendenze contemporanee dell'urbanistica romana. Il complesso è caratterizzato da un ampio sviluppo in senso orizzontale, con la chiesa collocata al centro dei due edifici laterali, destinati alla funzione di ospedale, e rappresenta un raro esempio di razionale architettura ospitaliera. Al 1727 risalgono i lavori di riadattamento della chiesa di San Sisto il Vecchio; quasi contemporaneamente R. lavorò alla chiesa della Madonna della Quercia (1727-31) e alla sistemazione della piazzetta di Sant'Ignazio (1727-35). Ritenuta il suo capolavoro e uno dei migliori esempi del Rococò romano dell'epoca, è costituita da cinque blocchi di case idealmente raccordati in pianta da tre ellissi tangenti e in alzato dall'elevazione ricurva delle facciate. L'effetto scenografico, che richiama le quinte di un teatro, è tale da indurre a paragonare la piazza a un salotto da conversazione. Dopo la morte del papa, R. ebbe incarichi di minore rilevanza - la facciata della chiesa di San Filippo Neri (1728) e la collegiata di Pietradifusi (1729) - e nel 1731 partecipò senza successo al concorso bandito da Clemente XII per il prospetto della basilica del Laterano. La sua ultima realizzazione fu il palazzo Terragnoli, eseguito a Benevento nel 1767. R. fu nominato architetto pontificio nel 1726, accademico di San Luca nel 1727 e architetto del popolo romano nel 1728 (Napoli 1680 circa - Roma 1771).