Voce inglese: ritmo a pezzi. Genere musicale americano di tipo popolare.
Solitamente per pianoforte, il
r. è caratterizzato da forme
melodiche di tipo sincopato che si contrappongono a un accompagnamento regolare
dei bassi. Come genere prejazzistico, si differenziò dagli altri per la
sostanziale ricercatezza delle forme, per la presenza della scrittura musicale e
per la conoscenza, da parte dei musicisti che lo praticavano, della letteratura
pianistica europea, in particolare di Chopin, Liszt e degli altri esponenti
della cultura romantica. Contemporaneamente, però, il
r. trasse
origine da schemi e fraseggi tipici della cultura musicale della popolazione
autoctona, e in particolare di quella degli schiavi di colore del Sud degli
Stati Uniti. Inizialmente eseguito, intorno al 1870, nelle
honky-tonk
(taverne) del Mississippi e della costa orientale da musicisti illetterati che
si riunivano in
jig band (il termine
jig definiva la popolazione
di colore), il
r. si diffuse poi nei
saloon, nelle
sporting
house, arrivando infine a influenzare il lavoro delle
brass band.
Negli anni Ottanta del XIX sec. il genere si definì ulteriormente,
affidando alla mano destra il compito di ricreare una pulsazione forte e
regolare, simile a quella del basso delle orchestrine da ballo e riconducibile
al ritmo delle vecchie danze rurali (lo
stomping, il
patting),
mentre la mano sinistra aveva il compito di produrre una melodia sincopata,
arricchita con variazioni e abbellimenti che si rifacevano ai brani popolari per
banjo e
fiddle (il violino rurale di origine irlandese). Il principale
esponente del
r. fu il pianista S. Joplin, creatore di una vera e propria
scuola pianistica di tipo
rag. A St. Louis fu l'editore J. Stark che
riunì intorno a sé una serie di artisti e autori sia bianchi (J.
Scott, J. Lamb), sia di colore (T. Turpin, L. Chauvin), tutti dediti al nuovo
stile musicale. Un vero punto d'incontro tra musicisti di
r. fu
l'Esposizione Universale del 1893 a Chicago; nuovi spunti e nuove energie
creative si concretizzarono in seguito nell'inserimento di spunti jazzistici,
soprattutto a New Orleans, dove operavano T. Jackson e J. Roll Morton, e ad
Harlem, dove suonavano E. Blake, W. «The Lion» Smith, J.P. Johnson, F.
Waller e il primo D. Ellington. Il
r. esaurì la sua carica
creativa intorno al 1920, per riapparire in due ondate di revival, la prima
intorno agli anni Quaranta e Cinquanta del XX sec., la seconda negli anni
Settanta e Ottanta, dopo l'uscita dei film
La stangata (1973) di G.R.
Hill, la cui colonna sonora era composta in gran parte da pezzi di S. Joplin, e
Ragtime (1981) di M. Forman. Il
r. influenzò anche la
musica europea; in particolare vi attinsero musicisti quali C. Debussy, I.
Stravinskij e D. Milhaud.