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Radom.

Città (225.292 ab.) della Polonia centro-orientale, capoluogo dell'omonimo distretto, situato nel voivodato di Masovia; sorge a 182 m s/m., sulla destra del fiume Mleczna. Dal 1975 al 1998 è stata il capoluogo del voivodato di Radom. • Econ. - Industrie meccaniche, chimiche, metallurgiche, del tabacco, tessili, conciarie, alimentari e calzaturiere. • St. - Nota sin dal XII sec. come castello fortificato, R., posta al centro di una fitta rete di strade, fu elevata a rango di città nel XIV sec. dal re Casimiro il Grande, che volle esaltarne le caratteristiche di postazione strategica per i traffici commerciali del Regno. Nel 1505 vi si tenne una Dieta nella quale si posero le basi del futuro assetto politico e costituzionale della Polonia. Nei secc. XVII-XVIII fu la sede del Tribunale camerale della Repubblica. Passò all'Austria nel 1795 in seguito alla terza spartizione della Polonia; tra il 1809 e il 1815 fece parte del principato di Varsavia, per passare poi tra i possedimenti russi. Nel 1918 tornò a far parte della Polonia unita e indipendente; durante la seconda guerra mondiale fu occupata dai Tedeschi, che vi rimasero dal 1939 al 1945, compiendo massacri e istituendo un ghetto nel quale vennero rinchiusi più di 40.000 Polacchi. ║ Confederazione di R.: intesa raggiunta nel 1767 tra i nobili polacchi contrari alle riforme del re Stanislao II Augusto Poniatowski. Scopo apparente della confederazione era la difesa del Cattolicesimo e delle libertà conquistate; in realtà il vero obiettivo era la deposizione del re e il mantenimento dei privilegi e delle autonomie nobiliari. Formalmente guidati dal principe polacco K.S. Radzwill, i magnati furono in realtà fortemente influenzati dall'ambasciatore russo N. Repnin, che riuscì a far approvare i cosiddetti diritti cardinali (diritto di veto riconosciuto a ogni deputato; libera elezione del re; diritto di disobbedienza al re), votati nel 1798, e a manipolare la confederazione in senso favorevole agli interessi della Russia. ║ Unione di R.: patto difensivo stipulato tra Lituani e Polacchi, ratificato dai primi a Vilna il 18 gennaio 1401 e dai secondi a R. l'11 marzo dello stesso anno. Tale accordo rafforzò il legame già esistente tra le due dinastie (creatosi nel 1385 con l'Atto di Krewo) sancendo un'alleanza permanente che impegnava entrambe le parti nella difesa contro i nemici esterni. Nella stessa occasione venne riconosciuto a Vitoldo il titolo di granduca di Lituania, che lo avvicinò ulteriormente al re di Polonia Ladislao I Iagellone che godeva anche del titolo di princeps supremus di Lituania. ║ Distretto di R. (1.529,75 kmq; 144.591 ab.): si estende nella parte centro-orientale della Polonia; il territorio, prevalentemente pianeggiante, è limitato a Est dal corso del fiume Vistola ed è attraversato dai fiumi Pilica e Radomka. L'economia si basa sull'agricoltura (frutta, ortaggi, segale, patate) e sull'allevamento dei suini; sviluppata anche l'industria, attiva nel settore chimico, alimentare, dei materiali da costruzione, estrattivo e metallurgico.