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Rādhaā.

Antica divinità indiana, moglie di Krishna, incarnazione del dio Visnù. Figura mitica, era immaginata come una giovane pastorella i cui amori con Krishna furono cantati nel XIII sec. da Jayadeva nel Gitagovinda. Sul piano astratto R. è andata invece assumendo il significato mistico dell'anima umana, tesa verso l'alto dall'impeto di amore che porta a Dio. Essa simboleggia l'aspetto femminile della divinità. Il Bhāgavatapurāna, e tutta la letteratura che da esso deriva, descrive in maniera veristica l'amore di R. e Krishna al cospetto delle compiacenti amiche di lei (sakhī). I devoti visnuti interpretano ciò come il dramma dell'anima umana che, allontanata da Dio, decaduta e sola, si accende di passione per l'amante divino e aspira a ricongiungersi a lui nell'estasi del supremo incontro. I grandi mistici visnuti ricercavano in se stessi questo stato (Rhādhābhkva) per ritrovare la natura di R., ossia vivere l'ineffabile esperienza dell'unione divina.