Scrittore e critico francese. Figlio di Jean, fu funzionario
dell'amministrazione delle finanze. Visse appartato, dedicandosi allo studio,
alla letteratura e alla meditazione religiosa. Fu autore di poemi edificanti di
ispirazione giansenista
(
La Grazia, 1720;
La religione,
1742), di
Odi, di
Epistole e di due volumi di natura agiografica
(
Riflessioni sulla poesia, 1742;
Memorie sulla vita e le opere di Jean
Racine, 1747) (Parigi 1692-1763).