Poeta e critico italiano. Laureato in Giurisprudenza, lasciò presto l'avvocatura
per dedicarsi alla letteratura. Versatile figura di intellettuale, oltre che
poeta fu critico militante (
Poesia degli anni Sessanta, 1968;
Quaderno
in prosa, 1981), traduttore dal francese (si cimentò con Baudelaire,
Apollinaire, Flaubert e Proust, di cui tradusse l'intera
Recherche),
critico teatrale, consulente editoriale, assiduo collaboratore di giornali e
riviste, tra cui "Tuttolibri", "Paragone", "Il Corriere della Sera", autore di
prose narrative (
La fossa di Cherubino, 1980) e di testi teatrali
(
Alcesti o la recita dell'esilio, 2002). Dopo l'esordio poetico (1961),
raccolse la produzione giovanile in
Le case della Vetra (1966), mentre i testi
successivi confluirono in
Cadenza d'inganno (1975). In queste prime opere
si riscontra una pluralità di registri linguistici, tipica della linea poetica
lombarda, che vede combinare il lirismo a marcate aperture al colloquiale e
al quotidiano, ai grandi temi morali e civili, al senso dell'incertezza esistenziale
espresso in toni lucidi e ironici. A partire dalle raccolte
Nel grave sogno
(1981) e
Canzonette mortali (1985),
R. passò a un registro privato e
amoroso e le sue liriche raggiunsero livelli di notevole perfezione stilistica.
Nel 1988 pubblicò
A tanto caro sangue: poesie 1953-1987, in cui selezionò e
rielaborò liberamente liriche inedite e poesie della produzione precedente. Seguirono
Versi guerrieri e amorosi (1990), in cui il poeta lombardo recuperò la metrica
tradizionale e la rima,
Ogni terzo pensiero (1993),
Barlumi di storia
(2002), con cui tornò al verso libero e alla prosa-poesia, ripensando alla guerra
vissuta da bambino e compiendo riflessioni sugli eventi storici contemporanei, visti
con dolore e insofferenza. Poeta coltissimo, nel suo linguaggio incisivo e immediato
convivono influenze letterarie italiane (i più anziani Sereni, Caproni, ma anche
Montale) e riferimenti alla poesia straniera, francese e ancora più anglo-americana
(Milano 1932 - Parma 2004).