Uomo politico francese. Già notaio a Soissons, fu successivamente
deputato all'Assemblea legislativa (1791) e alla Convenzione. Nel 1792
votò per la morte di Luigi XVI. Diventato membro del Comitato di salute
pubblica, fu uno dei quattro commissari che, incaricati di arrestare Dumouriez,
furono da questi consegnati agli Austriaci e arrestati. Scarcerato nel 1795,
diventò membro del Consiglio dei Cinquecento (1796), ministro
dell'Interno (1799), prefetto della Somme (1800). Nel 1815 fu nominato da
Napoleone membro della Camera dei Pari durante i Cento Giorni. Alla
Restaurazione fu esiliato con l'accusa di regicidio, riparando negli Stati Uniti
e poi in Belgio (Soissons 1762 - Bruxelles 1821).