Aggettivo e pronome dimostrativo che indica cosa o persona lontana nel tempo e
nello spazio da chi parla e da chi ascolta. ║ Termine con cui si allude a
persona o cosa nominata prima in un discorso oppure comunque ben nota a chi
parla e a chi ascolta. • Gramm. - Come aggettivo precede sempre il termine
cui si riferisce; nel maschile ha quattro forme:
q. al singolare e
quegli al plurale davanti a parola che inizi per
s impura,
z,
x, gn, ps o vocale;
quel,
forma tronca
al singolare e
quei,
al plurale, entrambi usati davanti ad altra consonante.
║ Come pronome, è usato in sostituzione di un nome, specialmente
per evitare ripetizioni:
se la tua bicicletta è rotta, prendi q. di
mio fratello. ║ Come pronome, è usato per dar rilievo a
un'apposizione, a una determinazione, in genere di un complemento di
denominazione:
q. sprovveduto di mio fratello si è tradito.
║ Come pronome, precede il soggetto di una proposizione per metterlo in
evidenza:
è proprio q. il caso in cui bisogna agire. ║ Per
estens. -
Q. è invalso nell'uso al posto di
codesto, forma
di rigore nel dialetto toscano e nella tradizione letteraria per indicare cosa o
persona lontana da chi parla, ma vicina a chi ascolta.