Med. - Malattia infettiva e contagiosa dell'uomo, ascrivibile al gruppo delle
rickettsiosi, provocata dalla
Coxiella Burnetii che si annida sui
mantelli di pecore, mucche, capre e animali selvatici che però non
presentano sintomi evidenti della presenza del batterio. Il contagio avviene
tramite punture di zecche, contatto diretto con animali infetti o ingestione di
latte contaminato. Si tratta di un'affezione febbrile acuta, clinicamente simile
alla comune influenza, con frequente localizzazione polmonare. Può avere
un'incubazione di due o tre settimane e si manifesta con temperature molto alte
(40-41 °C), forte nausea, dolori muscolari, sudorazione; la prognosi
è generalmente favorevole sebbene in qualche raro caso possano insorgere
complicazioni a danno dell'endocardio. La malattia fu osservata e descritta per
la prima volta in Australia nel 1937 e in seguito fu segnalata in quasi tutte le
parti del mondo.