Famiglia etno-linguistica appartenente agli Indiani dell'America Meridionale.
Con i Chibcha e gli Aymará, i
Q. furono i creatori della grande
civiltà andina: essi costituivano l'elemento etnicamente e
linguisticamente dominante del Tahuantisuyu o Impero incaico, la cui struttura
politico-sociale e il cui sistema di vita furono i più progrediti
nell'America precolombiana. I
Q. all'epoca della conquista (1532-72)
erano stanziati in prossimità di due distinte aree geografiche: i pascoli
dell'altopiano e i campi arabili della pianura e dei cañones. Valutati in
1.490.137 unità nel 1561, due secoli dopo, in seguito a epidemie,
massacri e lavori forzati, erano ridotti a circa 600.000. Oggi sono più
di 1.500.000 di persone, sparse in tutta l'America Meridionale. Prima della
conquista erano raggruppati in
ayllu; oggi permane solo un forte
sentimento di appartenenza al gruppo, rafforzato da matrimoni endogami.
Interessante è il folclore: le
fiestas hanno una grande importanza
sociale e religiosa, retaggio di un vastissimo patrimonio culturale mai estinto.
• Ling. - La lingua parlata dai
Q., o
Runa-Simi, è
l'antichissima lingua degli Incas, la sola lingua di età precolombiana
sopravvissuta fino ai nostri giorni. A questo ceppo linguistico appartengono gli
abitanti di alcuni settori del Perù, della Bolivia e dell'Ecuador
odierni.