Figura geometrica piana costituita da un quadrilatero con i quattro lati e i
quattro angoli tra loro uguali. ║ Per estens. - Superficie od oggetto di
forma più o meno equivalente a un
q. geometrico (
il terreno
è stato diviso in piccoli q.) o anche disposizione di persone o cose
in forma di
q. • Mat. - In geometria, figura piana costituita da un
quadrilatero avente i quattro lati e gli angoli (retti) uguali; poiché i
lati opposti sono paralleli, è un parallelogramma, un rettangolo
(poiché è equiangolo) e un rombo (poiché è
equilatero). Le sue diagonali sono uguali e perpendicolari, e si bisecano
formando quattro angoli retti; detta
l la lunghezza del lato, la sua area
è data da
l2 e la lunghezza della diagonale da
√2l. Inoltre, il
q. circoscritto a una data circonferenza ha
area doppia del
q. inscritto nella stessa circonferenza. ║
Q. di un numero: numero che si ottiene moltiplicando il numero
dato per se stesso. ║
Q. perfetto: numero intero che sia la
seconda potenza di un altro numero intero. ║
Q. di un binomio:
dato il binomio
a ± b, il suo
q. è espresso dal
prodotto notevole
(a ± b)2 = a2 ± 2ab
+ b2. ║
Q. cartesiano:
nella teoria degli
insiemi, il prodotto cartesiano di un insieme A per se stesso. ║
Q.
latino: tabella quadrata di
n righe e
n colonne, nella quale
ogni riga è costituita dai numeri 0, 1, 2, ...,
n -1 disposti in
un ordine qualsiasi; forniscono la tabella moltiplicativa di un quasigruppo. A
partire da due
q. latini
Q1 e
Q2,
è possibile costruire il cosiddetto
q. greco latino, in cui ogni
casella è costituita dalla coppia ordinata di numeri che, in
Q1 e in
Q2 occupano quella casella; se le
coppie risultano tutte distinte,
Q1 e
Q2 si
dicono
ortogonali. ║
Q. magico: scacchiera quadrata
di ordine
n costituita dai primi
n2 numeri interi,
disposti in modo che la somma dei numeri di ogni riga orizzontale, di ogni
colonna verticale e di ciascuna diagonale sia sempre la stessa (
costante
magica del
q.), pari a
n(
n2 + 1)/2. Non
esistono
q. magici di ordine 2, mentre ne esiste uno solo di ordine 3;
sono noti, poi, procedimenti per costruire
q. magici di ordine
n
≥ 4. In base a particolari proprietà, i
q. magici vengono
ulteriormente distinti in:
q. bimagici (
q. magici che danno
origine a nuovi
q. magici elevando alla seconda i loro elementi);
q.
trimagici (
q. magici che danno origine a nuovi
q. magici
elevando al cubo i loro elementi);
q. diabolici (
q. magici che
restano tali anche se si spezzano in due rettangoli, poi riavvicinati in modo da
dar luogo a un
q. diverso da quello originario);
q. panmagici
(
q. magici nei quali anche la somma degli elementi disposti su due linee
parallele a una diagonale, contenenti una
k e l'altra
n -
k
elementi, è pari alla costante magica). • Arch. - Area delimitata
dall'incrocio della navata trasversale e del prolungamento della navata
longitudinale.
• Astron. -
Q. di Pegaso:
V. PEGASO. •
Giochi - In enigmistica, gioco geometrico nel quale parole del medesimo numero
di lettere o sillabe vengono poste una sotto l'altra, in modo da formare un
q. ed essere ripetute orizzontalmente e verticalmente. Dal
q. con
lettura orizzontale diversa da quella verticale è derivato il gioco delle
parole incrociate. ║
Q. magico: gruppo di parole di cinque
lettere ciascuna, disposte in modo da poter essere lette in due sensi. Il
più antico esempio di
q. magico è il cosiddetto
latercolo, conservato da antiche lapidi romane e che può essere
letto in ben quattro sensi. • Ling. -
Q. semiotico: figura
simbolica utilizzata da A.J. Greimas per rappresentare graficamente il complesso
delle relazioni (complementari, contrarie, contraddittorie) in un contesto
narrativo. • Log. -
Q. aristotelico o
degli opposti o
logico: schema di rappresentazione delle relazioni logiche che intercorrono
tra proposizioni aventi medesimo soggetto e predicato, ma diverse per
quantità e qualità. Secondo la qualità, si distinguono
proposizioni
affermative e proposizioni
negative, secondo la
quantità proposizioni
universali e proposizioni
particolari; quindi, due termini dati, dei quali uno funge da soggetto
(«scolaro») e l'altro da predicato («è diligente»),
possono essere combinati in quattro modi diversi e dar così luogo a
quattro differenti forme proposizionali, alle quali sono associate
rispettivamente le lettere A, E, I e O: proposizione
universale
affermativa («tutti gli scolari sono diligenti»), proposizione
universale negativa («nessuno scolaro è diligente»),
proposizione
particolare affermativa («qualche scolaro è
diligente») e proposizione
particolare negativa («qualche
scolaro non è diligente»). Nel caso di proposizioni di medesima
quantità ma differente qualità, non può accadere che siano
entrambe vere (se universali) né che siano entrambe false (se
particolari): in questa eventualità, le proposizioni si definiscono,
rispettivamente,
contrarie e
subcontrarie. Qualora, invece, siano
di identica qualità ma diverse per quantità, la verità (o
falsità) dell'universale implica la verità (o falsità) del
particolare e le proposizioni sono chiamate
subalterne. Infine, se le due
proposizioni si distinguono tanto per qualità quanto per quantità,
ne deriva che la verità di una implica la falsità dell'altra e
viceversa; in questo caso, le proposizioni si definiscono
contraddittorie. • Mil. - Disposizione delle truppe usata in
passato per difendersi dagli attacchi delle truppe nemiche. ║ Fig. -
Far q.: mantenersi compatti per difendersi da attacchi di vario genere:
gli operai hanno fatto q. contro le accuse del manager di scarso
rendimento. ║ In passato, grande sala delle navi, a forma quadrata e
in genere posta nella zona di poppa, sulla quale si aprivano le cabine degli
ufficiali. Nelle navi moderne, locale usato come mensa e luogo di ritrovo degli
ufficiali e dei sottufficiali. • Numism. - Termine con il quale si sono a
lungo indicati i coni o le matrici di monete e medaglie. • Sport - Nel
pugilato, sinonimo di
ring (V.). ║
Nella pallacanestro, difesa a zona nel caso in cui la squadra sia ridotta a
quattro uomini. ║ Nella pallavolo, ciascuna delle due parti del campo.
• Telecom. - Tipo di disposizione di linea telefonica a quattro fili,
tesi sulla palificazione in modo tale da essere disposti ai quattro vertici di
un
q. • Tipogr. - Spazio bianco di corpo pari a quello del
carattere, ma di lunghezza multipla di quella delle righe tipografiche.