(dall'inglese
to quake: tremare). Appartenente alla setta religiosa
protestante sorta in Inghilterra nel XVII sec., detta Società degli
Amici. Il termine è un soprannome dato con intento dispregiativo; secondo
alcuni esso sarebbe derivato dall'invito, rivolto dal fondatore G. Fox
(V.) ai membri della setta, a «tremare»
al cospetto di Dio; secondo altri dai tremori dai quali i fedeli erano spesso
colti durante le loro crisi mistiche. G. Fox iniziò a predicare in
pubblico nel 1647, a Leicester, ma l'avvio reale del Quaccherismo fu segnato,
nel 1652, dall'avvicinarsi a Fox dei gruppi dei
seekers (ricercatori di
Dio) dello Yorkshire, coi quali egli condivideva il rifiuto di una rigida
separazione fra ecclesiastici e laici e l'idea che chiunque, per illuminazione
interiore, potesse farsi interprete del messaggio divino presso i fratelli.
Molto sensibile ai problemi sociali, Fox propugnò la riforma del sistema
giudiziario e carcerario, l'abolizione della schiavitù e l'istruzione
elementare. Il movimento, nonostante le persecuzioni cui fu sottoposto fino al
1689 (anno della stesura dell'Atto di tolleranza), si diffuse rapidamente in
Inghilterra e nelle colonie, specie nelle Indie e in America, dove i
q.
si stabilirono nel New Jersey e, sotto la guida di W. Penn
(V.), in Pennsylvania. Nel 1666 aderirono al
movimento W. Dewsbury, che contribuì al consolidamento delle strutture
organizzative, e R. Barclay (V.), che ne
approfondì la teologia. I
q., privi di un
corpus
dogmatico-teologico ufficiale, non riconoscono i sacramenti; considerano come
principio fondamentale la rivelazione e la presenza di Dio nel cuore di ogni
uomo, che dunque può farsene interprete, e l'autorità suprema
della parola interiore dello Spirito, mentre la Sacra Scrittura perde il
carattere dogmatico. Altri punti fondamentali della dottrina dei
q. sono:
la strenua difesa della libertà di coscienza individuale che, nel corso
degli anni, li portò a opporsi al servizio militare, e il rigido obbligo
alla sincerità in ogni circostanza, che li vide rifiutare qualsiasi forma
di giuramento; il rifiuto di ricorrere alla forza, anche se per legittima
difesa; l'abolizione dei ministri del culto, poiché ogni individuo
concorre al sacerdozio ufficiale; il culto facoltativo; le riunioni comunitarie
di adorazione. Il carattere individualistico tipico del Quaccherismo fu
all'origine di numerose fratture e divisioni all'interno del movimento stesso,
che portarono alla nascita di ben quattro correnti già nel corso
dell'Ottocento: ortodossi, hicksiti, wilburiti, amici di Filadelfia. Nonostante
tali divisioni, la setta si è sempre distinta per le importanti
iniziative in campo sociale e umanitario; oltre alle battaglie condotte per
l'abolizione della schiavitù e l'allargamento dell'istruzione elementare,
i
q. svolsero infatti una preziosa opera di assistenza durante le due
guerre mondiali e diedero vita a diverse missioni in India, Cina, Africa e
America. Per questo il Servizio Quacchero Internazionale ricevette nel 1947 il
premio Nobel per la pace. Attualmente i
q. sono circa 500.000, di cui
200.000 negli Stati Uniti.