Piccola ferita provocata dal penetrare nella pelle di un oggetto sottile e a
punta:
la p. di un ago,
di una spina. ║ Dolore lancinante e
improvviso simile a quello procurato dalla penetrazione nella pelle di un
oggetto appuntito:
sentire una p. alla gamba. ║ Fig. - Motto
pungente volto a redarguire o a ferire qualcuno o, comunque, a causargli
sofferenza o rancore:
p. di scherno. ║ Intenso e penoso sentimento
di dolore, sia improvviso sia continuo:
una p. gli trafisse l'anima.
• Med. - Infissione di un ago cavo in una parte del corpo a scopo
diagnostico o terapeutico:
fare una p. ║
P. amniotica:
V. AMNIOCENTESI. ║
P. diabetica:
p. praticata sul pavimento del quarto
ventricolo, producente la glicosuria. ║
P. esplorativa:
p.
praticata in una cavità naturale (cavo pleurico, pericardico, addominale,
articolare, ecc.) o in una formazione patologica (cisti, ascesso, ematoma, ecc.)
allo scopo di aspirare con una siringa a perfetta tenuta il materiale in esse
contenuto (essudato, trasudato, sangue, pus, ecc.) e di esaminarne la natura.
║
P. evacuativa:
p. di cavità naturali, intaccate da
processi o formazioni patologiche, al fine di evacuarne il contenuto. ║
P. lombare o
rachicentesi:
p. praticata tra le due vertebre
lombari per ritirarne il liquido cefalorachidiano. Gli scopi sono molteplici:
esaminare semplicemente il liquido, diminuire la pressione o introdurre sostanze
medicamentose. Vi si ricorre in caso di meningite (per appurarne la natura
sierosa, sieropurulenta o tubercolare), insolazioni, traumatismi craniali o
vertebrali, idrocefalo, accessi uricemici, eclampsia e aumento della pressione
intracranica. È da evitare in presenza di tumori cerebrali. ║
P.
sottoccipitale:
p. praticata alla nuca, attraversando con l'ago la
membrana atlantoccipitale, al fine di aspirare il liquido cefalorachideo o
introdurre sostanze opache oppure gas nell'encefalografia. ║
P.
sternale:
p. praticata con un ago cannula allo scopo di estrarre
materiale per la diagnosi delle emopatie. • Zool. - Lesione provocata da
vari artropodi per mezzo del loro apparato boccale (pungitore o succhiatore),
oppure di pungiglioni o peli urticanti. Nel soggetto punto si rilevano
manifestazioni patologiche cagionate, direttamente, dall'emissione di sostanze
irritanti e velenose oppure, indirettamente, da reazioni di natura allergica.
Localmente si osservano arrossamento, rigonfiamento con vescicolazione (ed
eventualmente necrosi), dolore, prurito, eritema. Particolarmente pericolose per
l'uomo (ma solo nelle zone geografiche a rischio) sono le
p. della
zanzara anofele o della mosca tse tse, responsabili della malaria e della
malattia del sonno.