Estremità aguzza e pungente di un oggetto qualsiasi:
la p. del
coltello. ║
Colpire di p.: colpire con la
p. dell'arma e
non con la parte laterale. ║
Ferita da p.: quella inferta dalla
p. dell'arma. ║ Fig. -
Prendere di p. qualcuno: affrontarlo
bruscamente o contrastarlo con fermezza. ║ Fig. -
Prendere di p.
qualcosa: affrontarla direttamente, con puntiglio. ║ Fig. -
Mettersi di p. a fare qualcosa: impegnarsi seriamente, con costanza e
ostinazione. ║ La forza, l'ardore di un sentimento. ║ In relazione a
una struttura, la parte terminale e acuminata:
la p. di un campanile.
║ Estremità superiore, parte terminale di qualcosa non
necessariamente aguzza:
la p. del naso. ║ Fig. -
Camminare in p.
di piedi: camminare reggendosi quasi sulle dita dei piedi per non far
rumore. ║ Fig. -
Scrivere in p. di penna: scrivere con
ricercatezza. ║ Fig. -
Avere qualcosa sulla p. della lingua: essere
vicini a ricordarsi di qualcosa. ║ Fig. -
Avere qualcosa sulla p. delle
dita: conoscere molto bene qualcosa. ║ Fig. -
Averne fin sulla p.
dei capelli: non poterne più. ║ Fig. -
Essere indebitato
fino alla p. dei capelli: essere completamente oberato dai debiti. ║
Fig. -
A p.: terminante in forma aguzza (
tetto a p.). ║ La
parte più avanzata di un raggruppamento di individui:
pattuglia di
p. ║ Fig. -
Uomo di p.: chi emerge sugli altri per le sue
ottime qualità. ║ Nei grafici, i punti di ordinata che
corrispondono alla massima frequenza o maggiore intensità di un fenomeno.
║ Per estens. - La massima intensità o maggiore frequenza in
relazione a fenomeni ad andamento periodico:
la p. delle partenze si è
verificata ieri. ║ Fig. -
Ore di p.: quelle di maggior
traffico. ║ Sensazione dolorosa, simile a una trafittura:
sentire una
p. nel cuore. ║ Fig. - Frizzo, frecciata:
parla sempre con una p.
d'ironia. ║ Minima parte, quella che può essere posta sulla
p. di un coltello o di un cucchiaio, anche in senso figurato:
una p.
di sale; una p. di nostalgia. • Ball. - Tecnica di danza consistente
nel sollevarsi sulle
p.; si ritiene generalmente che tale tecnica sia
stata introdotta in epoca romantica, anche se gli esatti estremi cronologici non
si conoscono con precisione. Una litografia del 1821 riproducente la francese F.
Bias nel balletto
Flore et Zéphyre può essere considerata a
tutti gli effetti la prima testimonianza di una ballerina sulle
p. Nel
1823 anche F. Taglioni, nel balletto
La Sylphide, adottò questo
nuovo modo di danzare; la stessa Taglioni, tuttavia, non si arrogò il
merito dell'invenzione della danza sulle
p., ma l'attribuì ad A.
Brugnoli, che nel 1823 aveva danzato sulle
p. nel balletto
La
fée et le chevalier. L'introduzione delle
p. non
rivoluzionò totalmente la danza: ne fu, se mai, uno sviluppo (tanto
più che già da vari anni le ballerine erano solite sollevarsi
sulle mezze
p. e, talvolta, anche sui tre quarti di
p.). Certo
è che la nuova tecnica contribuì ad allungare la linea del corpo
delle ballerine, modificandone anche l'equilibrio, l'appiombo e le movenze. Le
danzatrici così, sempre più lievi e aeree, conquistarono un ruolo
di primo piano nei balletti, mentre i ballerini, che non fecero proprie le
p., finirono per assumere e accontentarsi di una posizione subordinata.
• Tecn. -
Chiodi a p.: chiodi dal gambo liscio, con o senza
capoccia, terminanti con una
p. aguzza; vengono utilizzati per unire tra
loro due parti nei lavori di falegnameria, artigianato, ecc. ║
P. per
l'estrazione di modelli: piccola asticciola d'acciaio, aguzza da una parte e
terminante con un occhio dall'altra, adoperata per modellare in forma
tronco-conica (a campana) e ricavare dalla formatura modelli di legno. ║
P. centrante: organo caratteristico di macchine utensili. ║
P.
per forare: attrezzo con cui si praticano fori. ║
P.
fonografica: ago metallico utilizzato in passato nei fonografi come
rivelatore del suono; venne rimpiazzato da supporti terminanti con
p. di
pietra dura, le cosiddette
puntine. • Mecc. - Utensile usato per
praticare fori, sia di forma cilindrica sia conica, per mezzo di un trapano o di
un altro arnese per forare. Un tempo le
p. erano del tipo a lancia, con
due spigoli costituenti fra loro un angolo ottuso; all'inizio del XIX sec.
nacque per i metalli la
p. elicoidale, detta più
semplicemente
p. da trapano, che esegue fori abbastanza netti e rende
più facile l'affilatura, l'espulsione del truciolo e l'ingresso del
fluido refrigerante e lubrificante. La
p. elicoidale è costituita
da un cilindro munito di due solchi elicoidali fra loro opposti che, lungo la
superficie, terminano con spigoli elicoidali e, all'estremità, con
spigoli taglienti; questi ultimi formano uno spigolo centrale (la
p. vera
e propria), la cui azione consiste propriamente nell'erodere più che nel
tagliare. A seconda del materiale, varia l'inclinazione dell'elica. Si ricorre
alle
p. guidate per praticare fori di grande diametro; il gambo di tali
p., cilindrico, avanza in un foro di minor diametro eseguito
precedentemente. Le
p. per fori da centro vengono utilizzate quando si
tratta di forare, con
p. e contro
p., i pezzi da lavorare alle
macchine utensili. Le
p. elicoidali da impiegare con i materiali non
metallici duri (come il marmo, il cemento, ecc.) sono provviste di taglienti
riportati. Per il legno le più adatte sono le
p. a centro,
generalmente elicoidali e munite di una
p. centrale, con funzione di
guida, i cui taglienti si caratterizzano per la presenza di due appendici in
grado di tagliare il legno prima che il tagliente stesso entri in contatto con
esso. I materiali di cui sono costituite le
p. sono vari: acciaio al
carbonio, acciaio rapido e superrapido, carburi sinterizzati, ecc. Tali
materiali sono sottoposti a tornitura e fresatura; più di rado le
p. vengono fucinate o ritorte. • Sport -
P. o
uomini di
p.: nel calcio, i tre giocatori che occupano le posizioni di ala destra,
centravanti e ala sinistra; i loro compiti sono esclusivamente di tipo offensivo
(
giocare con due sole p.). ║
Tirare di p.: nel calcio,
tirare il pallone con l'estremità anteriore del piede. ║
P.
d'arresto: nella scherma, il pulsante a molla applicato
sull'estremità della lama della spada elettrica. Nelle spade comuni, la
p. d'arresto è un piccolo disco d'acciaio a tre
p.
sporgenti, di 3 mm ciascuna, da applicarsi sulla
p. della lama; grazie ad
essa la percezione del colpo è maggiore, in quanto la
p. non
scivola come avviene quando il bottone è liscio. ║
Azioni di
p.: nella scherma, quelle in cui i momenti principali sono rappresentati
dall'effetto conseguito con la
p., come l'appuntata e l'arresto. ║
Nell'alpinismo, ciascuno dei denti per mezzo dei quali si conficcano i ramponi
nel ghiaccio. • Costr. -
Carico di p.: genere di sollecitazione
propria di particolari elementi strutturali. Tali elementi sono sottoposti a
compressione secondo l'asse longitudinale; oltre a ciò, il materiale di
cui sono costituiti è così resistente da consentire loro di
assumere una caratteristica forma allungata dalla sezione notevolmente ridotta.
• Fis. - Superficie avente un esiguo raggio di curvatura da cui dipendono,
ad esempio, vari fenomeni elettrostatici. ║
P. di calore o
p.
termica: nello studio delle influenze delle radiazioni sui solidi
cristallini, la zona in cui si concentra l'energia termica provocando una
notevole disorganizzazione reticolare. • Med. -
P. d'ernia:
un'ernia allo stadio iniziale. • Geogr. - Sporgenza costiera, dovuta alla
maggiore resistenza delle rocce di quella zona all'azione demolitrice esercitata
dalle onde del mare:
P. Ala. ║ Sommità aguzza di una cima
montuosa:
P. di Ceresole. • Paleont. - Manufatto litico terminante
ad angolo acuto. Le
p. principali sono le seguenti: le
p.
musteriane, di forma triangolare, ricavate da una scheggia qualunque, le
p.
Levallois, la cui forma dipende dalla lavorazione del nucleo di provenienza,
le
p. di La Gravette, su lama e peduncolate, le
p. di La
Font-Robert, le cosiddette foglie di lauro, fogliate, e varie altre, a tacca, ad
alette, ecc. • Edit. - Ognuno degli angoli esterni dei piatti di un libro;
le
p. sono costituite da materiale particolarmente resistente, al fine di
salvaguardare il quadrante e il corpo dall'usura. ║
P. cieche:
quelle che vengono coperte dal materiale del quadrante; solitamente sono
realizzate in cuoio o in pergamena. • Arald. - Pezza onorevole a forma di
triangolo isoscele, i cui vertici corrispondono ai due angoli inferiori e al
centro dello scudo. Sono tre i generi principali di
p.:
p.
abbassata (se il vertice si trova all'altezza dell'ombelico),
p.
alzata (se il vertice raggiunge il punto d'onore) e
p.
rovesciata (se le due linee, a partire dagli angoli del capo, si
riuniscono al centro dello scudo).