Balletto cantato in un atto, su musica di Igor Stravinskij e su temi, frammenti
e brani di Giovanni Battista Pergolesi. Fu rappresentato per la prima volta
all'Opéra di Parigi nel 1920, con scene e costumi di Pablo Picasso,
coreografia di Léonide Massine, con la compagnia dei Balletti russi di
Sergej Diaghilev. L'azione svolge uno dei temi caratteristici della commedia
dell'arte, con Pulcinella che si muove in una serie di scene staccate sullo
sfondo di una Napoli settecentesca. Pulcinella, grande conquistatore di donne,
suscita l'invidia di alcuni focosi giovanotti che decidono di ucciderlo. Lo
sostituisce un compare, che finge di soccombere sotto le percosse, e
Pulcinella
ritorna in scena sano e salvo, fra lo stupore dei suoi rivali,
che finiscono col danzare insieme a lui. Questo balletto, che apre il
“periodo neoclassico” dell'arte stravinskiana, rappresenta un
prodigio di perfezione formale, frutto della totale compenetrazione artistica
tra geni di diverse nazionalità e culture.