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Pugnale.

(da pugno). Arma bianca da taglio e da punta di medie dimensioni, costituita da una lama corta acuminata a due tagli e da un'impugnatura di foggia più o meno lavorata. Il p., che rappresenta una delle armi più antiche utilizzate dall'uomo, viene tenuto in pugno e ad esso si ricorre nella lotta corpo a corpo. Evolutosi nella forma e nei materiali attraverso le epoche, il p. non è stato completamente soppiantato dall'avvento delle armi da fuoco, come è invece accaduto per altre armi bianche. Attualmente è in dotazione ad alcuni corpi specializzati come i guastatori, i lagunari, i paracadutisti e i sabotatori. • Arte - Nelle civiltà mesopotamiche e precolombiane, l'uso del p. era assai diffuso. Ne sono stati ritrovati esemplari in pietra, in oro e in rame con impugnature lavorate. Nell'antica Grecia era di comune diffusione un tipo di p. la cui impugnatura riportava la figura di uno o due leoni scolpiti in rilievo. Presso i Romani il p. costituiva un'arma in dotazione regolare ai legionari. In epoca medioevale modelli di p. e di foderi vennero disegnati da artisti di valore, tra i quali A. Dürer. In età moderna sono fiorite botteghe e poi scuole per la lavorazione delle armi da taglio, ciascuna con stile e caratteristiche proprie: la più famosa è quella di Toledo in Spagna. • Zool. - Ciascuna ramificazione (o germoglio) del tronco principale dei palchi delle corna dei cervi.