Pterosauri

Pterosauri Ordine di rettili carnivori ritenuti i primi vertebrati volatori. Il nome “pterosauri” deriva dal greco pterón, “ala”, e sauros, “lucertola”. I resti fossili di questi animali, classificati in circa 60 specie diverse e risalenti al Mesozoico, sono stati rinvenuti prevalentemente in giacimenti di origine marina; la loro distribuzione attesta che gli pterosauri conobbero una vasta diffusione in tutti i continenti, eccetto l’Antartide. I due pterosauri più rappresentativi dell’ordine sono Rhamphorhyncus, del Giurassico, caratterizzato da coda lunga, e Pteranodon, del Cretaceo, privo di coda.

Gli pterosauri avevano dimensioni comprese tra quelle di un piccione e quelle di una grossa aquila; non avevano penne; le ali erano sottili membrane di pelle, simili a quelle dei pipistrelli, e si estendevano lungo i lati del corpo – dall’altezza dei femori agli arti anteriori – sostenute dal quarto dito della zampa anteriore, straordinariamente allungato. La struttura delle ossa, cave e aperte alle estremità, alleggeriva l’animale favorendolo nel volo. Il cranio era allungato e il cervello mediamente più sviluppato degli altri rettili; inoltre, a differenza di questi e in modo simile agli uccelli, gli pterosauri possedevano una sorta di sterno dove si inserivano i muscoli per il volo.

All’inizio del 1975 furono trovati gli scheletri fossili incompleti di tre enormi pterosauri nelle rocce cretacee di origine non marina del Big Bend National Park, in Texas. Sono stati attribuiti al genere Quetzalcoatlus che, con un’apertura alare stimata di 11-12 m, potrebbe essere considerato il più grande animale volatore di tutti i tempi.

Classificazione scientifica: Gli pterosauri costituiscono un ordine della sottoclasse arcosauri, classe rettili, subphylum vertebrati, phylum cordati.