Nelle cancellerie medioevali e in diplomatica, il foglio che veniva incollato su
un codice o su un documento con l'indicazione dell'ufficiale e del magistrato
sotto cui il documento era stato redatto. ║ In seguito, quanto scritto nel
primo foglio del documento, cioè tutte le formule iniziali, il nome
dell'autore e quello del destinatario. Ancor oggi nel linguaggio
diplomatico si parla di
p. per indicare la parte iniziale del documento,
di
mesocollo per il corpo centrale e di
escatocollo per le formule
finali. ║ Per estens. - L'insieme delle norme che regolano il cerimoniale
diplomatico di manifestazioni ufficiali o di corte. ║ Registro del notaio
in cui vengono trascritti rogiti e testamenti. ║
Libro p.: registro
in cui si annotano e si classificano in ordine cronologico i documenti, le
lettere e quanto perviene a un ente pubblico o a un'azienda e tutte le missive
che da essi partono. ║
Ufficio p.: l'ufficio o il luogo dove si
tengono i
p. ║
Numero di p.: il numero d'ordine assegnato
alla annotazione dei documenti, riprodotto sugli stessi. ║
Carta p.
o
formato p.: foglio di carta spessa e resistente su cui si scrivono gli
atti pubblici. Formato di carta avente le dimensioni di 32 x 44 cm o 64 x 88 cm
per gli stampati dello Stato, 64 x 86 cm per la carta da stampa e 43 x 63 cm per
la carta da scrivere. Nell'uso commerciale quotidiano, foglio di carta di
dimensioni standard ripiegato in due, generalmente rigato con un numero
predefinito di righe (ma può essere anche bianco o a quadretti) e con il
margine già tracciato a destra e a sinistra se "uso bollo".
• Dir. internaz. - Documento diplomatico, firmato da soggetti di diritto
internazionale, che sancisce un accordo di varia natura. Agli effetti giuridici
il
p. diplomatico è analogo al trattato, ma nella prassi
internazionale il
p. indica generalmente un documento accessorio o
complementare rispetto all'accordo principale. ║
P. di firma:
p. contenente alcune regole relative all'applicazione del trattato
principale. ║
P. di proroga:
p. che prolunga la
validità di un trattato. ║
P. interpretativo:
p. che
precisa la portata di alcune clausole già presenti nel trattato. ║
P. addizionale:
p. che regola diffusamente materie di cui il
trattato contiene solo i principi informatori generali. ║
P.
modificativo:
p. che modifica alcune disposizioni del trattato
principale. • Filos. - Nel linguaggio del Positivismo logico, la
registrazione di un dato dell'esperienza immediata in una proposizione detta
protocollare. • Med. -
P. diagnostico: concetto introdotto
in Italia con la legge istitutiva del servizio sanitario nazionale per
l'orientamento professionale del medico, allo scopo di programmare
l'attività della medicina sul territorio e di valutare
l'efficacia degli interventi. ║
P. terapeutico: approccio
standard utilizzabile sia nella pratica clinica, sia come strumento di
sperimentazione. • Telecom. - Nella tecnica delle telecomunicazioni
elettriche, l'insieme di procedure che consentono l'avvio, il
mantenimento e la chiusura dei collegamenti interattivi fra soggetti
trasmittenti e riceventi. ║
P. di handshaking: particolari sequenze
di segnali che accompagnano l'instaurarsi di una trasmissione al fine di
ottenere un perfetto sincronismo delle entità trasmittenti e riceventi.
• Inf. - Complesso di regole che governa lo scambio di messaggi fra due
unità elettroniche. Esso definisce quali tipi di messaggi possono essere
scambiati, il tipo di codifica, il tipo di verifica di avvenuta trasmissione, la
velocità di trasmissione e altre informazioni specifiche. Spesso un
p. è strutturato su più livelli, che svolgono compiti
diversi; il livello più elevato è quello che interfaccia
l'operatore umano.