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Propulsore.

Etn. - Strumento di osso, di avorio, di corno o di legno, usato da alcune popolazioni primitive per lanciare zagaglie o frecce; permetteva di imprimere maggiore forza che con le mani. • Tecn. - Dispositivo che trasmette a un veicolo la forza propulsiva. I p. si suddividono in due grandi categorie, a seconda che la forza propulsiva sia generata da una reazione del mezzo su cui si trova il veicolo all'azione che il p. esercita su di esso (p. a reazione del mezzo), oppure per espulsione di masse portate a bordo del veicolo (p. a getto); con terminologia non propria, si definiscono entrambi i dispositivi p. a reazione. ║ P. a reazione del mezzo: è genericamente costituito da un motore che aziona organi propellenti (motopropulsore). La spinta deriva da pressioni prodotte dallo spostamento, con velocità opportune, di superfici rigide dentro il fluido ambiente; appartengono a questa categoria i p. a ruote utilizzati nelle imbarcazioni fluviali, i p. a elica per le navi e per i velivoli, i p. intubati navali e i p. cicloidali. ║ P. a getto o reattori: p. nei quali la spinta deriva da azioni che riguardano direttamente il gruppo motore. Il fluido interessato nel processo propulsivo è costituito da prodotti di combustione di sostanze opportune, quali aria ambiente e comburente negli esoreattori, oppure propellenti, ossia miscele che non necessitano dell'aria ambiente per bruciare, negli endoreattori. ║ P. misti: p. costituiti da una combinazione di p. a reazione del mezzo e di p. a getto. Un esempio di p. appartenenti a questa categoria sono i turboelica, nei quali la spinta è ottenuta in gran parte tramite un'elica azionata da una turbina a gas e per il rimanente dalla reazione del getto di uscita dei gas di scarico. ║ P. cicloidale: p. navale utilizzato per brevi traversate con frequenti manovre in acque ristrette. Il tipo più diffuso è il p. Voith-Schneider, costituito da un disco orizzontale munito di pale verticali sistemate alla sua periferia, posto in rotazione dal motore. Ciascuna paletta è orientabile rispetto a un asse verticale, ed è collegata tramite un sistema articolato a un collare che, pur ruotando insieme al disco, può assumere una posizione concentrica o eccentrica: a seconda delle posizioni assunte dal collare, le palette si orientano provocando una spinta propulsiva. Il pregio di questo sistema è che l'intensità e la direzione della spinta possono essere variate senza variare la frequenza di rotazione del disco. ║ P. nucleari: p. in fase di studio, nei quali viene sfruttata l'energia di un reattore nucleare per portare ad alta temperatura un fluido, successivamente accelerato ed espulso. I problemi posti da questo tipo di p. sono la massa e l'ingombro del reattore e dello scambiatore di calore, i dispositivi di schermatura dalle radiazioni e lo smaltimento dei prodotti radioattivi. ║ P. elettrotermici: p. elettrici in fase di studio, nei quali il fluido viene riscaldato tramite un arco elettrico innescato in una camera da una differenza di potenziale applicata a opportuni elettrodi. I problemi applicativi riguardano essenzialmente la bassa spinta prodotta. ║ P. ionici: p. elettrostatici sperimentali, nei quali ioni positivi sono sottoposti all'azione di un campo elettrostatico e accelerati fino a velocità elevatissime; le spinte che si ottengono sono, tuttavia, molto limitate. ║ P. a plasma: p. elettromagnetici sperimentali nei quali un plasma (gas ionizzato ad alta temperatura) sottoposto all'azione di un campo elettromagnetico viene accelerato a elevatissime velocità, effluendo poi da un ugello. A causa della esigua quantità di materia utilizzata, le spinte risultano limitate.