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Propaganda.

Opera, azione intesa a diffondere un'idea (religiosa, sociale, politica), a creare proseliti a una dottrina, a diffondere un prodotto commerciale (in questo caso assume più comunemente il termine di pubblicità), o comunque a influire sulla psicologia collettiva, servendosi di tutti i mezzi più adatti a far presa sulla pubblica opinione (stampa, radio, televisione, ecc.). ║ Per estens. - Notizie senza fondamento, diffuse appositamente per fini particolari: è tutta p.!Ufficio di p.: in imprese commerciali, quello che ha il particolare compito di curare la pubblicità e studiare i mezzi più efficaci per incrementare le vendite dei propri prodotti. ║ P. elettorale: campagna a sostegno di un candidato, di un partito, o di un'idea in vista di elezioni o consultazioni referendarie. In Italia la p. elettorale è fatta attraverso l'affissione di manifesti, l'uso di altoparlanti (mezzi, questi, di tipo tradizionale) o l'uso dei mezzi di comunicazione di massa. Per ogni caso la legge determina i criteri, i limiti e le possibilità della p., sempre tenendo conto del principio di par condicio, di uguale opportunità, garantito ai candidati e regolato dal D.L. 20-3-1995, n. 83. In base a tale provvedimento legislativo, viene disciplinato l'accesso ai mezzi di comunicazione di massa durante il periodo preelettorale, consentendo la p. politica soltanto nelle forme delle tribune politiche, dei dibattiti, delle conferenze, ecc., a condizioni di parità sulla stampa e sull'emittenza pubblica e privata per tutte le forze in campo, imponendo il divieto di pubblicità elettorale nei 30 giorni precedenti la consultazione, escluso il caso della p. referendaria (Corte Costituzionale, sentenza 10-5-1995, n. 161).