Microbiol. - Agente infettivo, con attività replicativa, responsabile di
una malattia degenerativa del sistema nervoso delle pecore e dei bovini. Fu
scoperto dal biochimico S. Prusiner (premio Nobel nel 1997 per la scoperta) che
iniziò a cercarlo nel 1972, dopo la morte di un suo paziente per la
malattia di Creutzfeldt-Jakob. Il
p. può resistere a temperature
elevate, fino a 360 °C. Nell'uomo sarebbe responsabile delle encefalopatie
spongiformi.