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Pretesta.

(dal latino praetexta, da praetexere: intessere, guarnire). Nell'antica Roma, la toga bianca bordata con una striscia purpurea. Era indossata di diritto dai magistrati che ricoprivano cariche curuli (consoli, pretori, edili curuli e censori), sacerdoti di alto rango (flamen dialis, pontefici, arvali) e dai magistrati municipali del grado più elevato. La p. era indossata anche dai fanciulli fino ai 16 anni, età in cui veniva sostituita dalla toga pura degli adulti. • Lett. - Fabula praetexta o praetextata: nel teatro latino, la tragedia storica di argomento romano e nazionale, in cui agivano personaggi di alto rango che indossavano, appunto, la toga p. durante la recitazione. Fu introdotta da Nevio (Romolus, Clastidium) e poi sviluppata da Pacuvio (Paulus) e Accio (Brutus), ma l'unico esempio di p. giunto fino a noi è l'Octavia di Seneca.