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Presente.

Che si trova nello stesso luogo di chi parla o nel luogo di cui si parla o a cui ci si riferisce. ║ Fig. - P.!: espressione che costituisce la risposta a un appello. ║ Seguito dalla preposizione a: assistere a qualcosa prendendovi parte o trovarsi per caso sul luogo di un evento (i testimoni p. all'accaduto). ║ In costruzioni assolute, accompagnato da sostantivo o pronome, è sinonimo di alla presenza di: p. la madre. ║ Al plurale, con valore sostantivato, indica chi si trova in un luogo o prende parte a un fatto: prender nota dei p. ║ Fig. - Esclusi i p.: frase di cortesia con cui si escludono da una considerazione negativa gli astanti. ║ P. alle bandiere: durante il secondo conflitto mondiale, espressione riferita ai militari morti in guerra o dichiarati dispersi; ai familiari era riconosciuta un'indennità aggiuntiva, oltre alla pensione. ║ La p. lettera o semplicemente la p.: formula epistolare, impiegata soprattutto nel linguaggio commerciale e burocratico, per indicare la lettera che si sta scrivendo o che il destinatario sta leggendo: con la p., comunichiamo che... ║ Fig. - Che è ben impresso nell'animo: il suo sorriso è sempre p. nella mia mente. ║ Fig. - Aver p. qualcuno, qualche cosa: ricordare bene. ║ Fig. - Far p. qualcosa a qualcuno: proporre all'attenzione, far notare. ║ Fig. - Tener p. qualcosa o qualcuno: tenere conto di un fatto o di una persona nel formulare un giudizio o nel prendere una decisione. ║ Fig. - Essere p. a se stesso: avere sempre la perfetta padronanza delle proprie facoltà, essere consapevole dei propri pensieri, delle proprie azioni e reazioni. ║ Che fa parte del tempo attuale, in opposizione al tempo passato o al futuro: la p. generazione. ║ Come sostantivo, il tempo, l'epoca, il momento attuale e gli avvenimenti che lo accompagnano: i problemi del p. ║ Fig. - Al p.: attualmente. • Gramm. e Ling. - Tempo p. o semplicemente p.: categoria verbale che indica il compiersi di un'azione o di un avvenimento nel momento stesso in cui si svolge la stessa comunicazione linguistica. Accanto alla connotazione temporale il p. può esprimere un valore d'aspetto, sottolineare cioè la qualità di non compiutezza dell'azione stessa. Tutte le lingue con flessione verbale esprimono il tempo p., che ha forme proprie in tutti i modi finiti del verbo. In quanto tema temporale costituisce, nelle lingue indoeuropee e nella maggior parte di quelle europee moderne, i tempi imperfetto, futuro e varie forme nominali, quali l'infinito, il participio presente, il gerundio, il gerundivo. ║ P. storico o p. narrativo: per scelta stilistica è talvolta utilizzato in testi narrativi ad esprimere un'azione perfettiva, momentanea o complessiva, conferendo maggior incisività al racconto. ║ P. atemporale: enuncia verità considerate sempre valide.