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Pregiudiziale.

(dal latino tardo praeiudicialis, der. di praeiudicium: pregiudizio). Ciò che precede il giudizio, quanto esige assoluta priorità di considerazione o di risoluzione prima di deliberare intorno a un altro fatto. In particolare riferito alla procedura giudiziaria: questione p. ║ Come sostantivo femminile, questione che deve essere risolta prima di esaminarne un'altra, sulla quale essa influisce. ║ Raro, che reca pregiudizio, danno (sinonimo di pregiudizievole): p. alla salute. • Pol. - Condizione indispensabile al proseguimento di una trattativa, un dibattito e simili: porre una p. per la partecipazione al Governo. • Dir. - Questioni p.: nel processo civile, quelle concernenti i presupposti processuali e che devono essere decise, qualora sollevate d'ufficio dal giudice o per esplicita domanda di una delle parti, prima di passare all'esame della questione in giudizio. Lo stesso termine può anche indicare un antecedente logico della decisione del giudice, oggetto di contestazione tra le parti, che diventa causa p. quando la legge esige o le parti richiedono che il dubbio sia risolto dal giudice competente, con conseguente sospensione del processo che ha visto sollevata la questione. In ambito penale, il Codice di Procedura Penale del 1988 ha ridotto le ipotesi di pregiudizialità: il giudice penale può dirimere, con efficacia limitata al giudizio, ogni questione civile, amministrativa o penale, da cui dipende la decisione, salvo che sia diversamente stabilito. Quando invece la decisione dipende dalla risoluzione di una controversia sullo stato di famiglia o di cittadinanza il giudice può, se l'azione è già in corso, sospendere il processo fino al passaggio in giudicato della sentenza che definisce la questione. ║ Nel diritto parlamentare, la p. è l'istituto grazie al quale, prima dell'inizio della discussione generale, un singolo parlamentare o, a discussione avviata, dieci deputati, possono richiedere che un argomento all'ordine del giorno non venga discusso. Tale p. può essere di due tipi: di costituzionalità, se si vogliono far valere motivi di legittimità; di merito, se si vogliono far valere motivi di opportunità politica. L'accettazione della p. implica la reiezione della proposta sulla quale si è posta.