Termine riferito in generale a tutte le antiche culture del continente
americano, sia settentrionale sia centro-meridionale, sviluppatesi anteriormente
all'arrivo di Cristoforo Colombo. ║
Civiltà p.:
locuzione mediante la quale si indica, in senso più ristretto, le
più evolute tra le civiltà del continente americano antecedenti la
colonizzazione europea, e cioè quelle messico-andine e mesoamericane,
inca, maya, azteca, tolteca, ecc. Il termine cronologico che segnò la
fine del periodo
p. varia da regione a regione, in relazione al momento
della penetrazione europea: in generale, si può affermare che le
civiltà più evolute furono le prime a scomparire (già nel
XVI sec.), mentre quelle più primitive, quindi meno appetibili per i
conquistatori, riuscirono a mantenere la propria identità molto
più a lungo. • Encicl. - Il continente americano si popolò
in seguito a successive ondate migratorie che, dalla Siberia, attraversarono lo
stretto di Bering (all'epoca, durante l'ultimo periodo della glaciazione
Würm, una striscia di terre emerse permetteva di percorrerlo) circa 50.000
anni prima dell'inizio della nostra era. Benché asiatici, i primi
abitanti dell'America (Amerindi) presentavano caratteri sia mongoloidi sia
europoidi, in quanto il tipo mongolico così come lo conosciamo oggi si
stabilizzò non prima di 40.000 anni fa; solo gli Eschimesi, che giunsero
per ultimi sul continente americano, e si fermarono alle estreme latitudini
settentrionali, possedevano già tratti schiettamente mongolici. I primi
Amerindi furono cacciatori; solo lungo le regioni litorali venivano praticate,
oltre alla caccia, anche la pesca e la raccolta di conchiglie. La comparsa di
economie produttive a carattere neolitico (V. e anche PREISTORIA), con agricoltura e
domesticazione o allevamento animale, si verificò più tardi
rispetto alla cronologia asiatica ed europea e permise lo sviluppo di primi
scambi commerciali. I primi animali domestici furono il cane, il porcellino
d'India e il lama. Successivamente, da un punto di vista politico, si
attestarono tre differenti tipologie organizzative: la tribù, la
circoscrizione (entrambe presenti in tutto il continente) e lo Stato (proprio
invece solo dell'area mesoamericana e delle Ande centrali, corrispondente
agli attuali territori di Messico, Guatemala, Salvador, Honduras, Nicaragua,
Costa Rica, nonché Perù e Bolivia). Le società tribali si
diffusero soprattutto nella zona della foresta tropicale e nelle Ande
meridionali, dove sopravvissero a lungo e addirittura, con qualche gruppo
superstite, fino all'epoca contemporanea; nelle Ande centrali e in Mesoamerica,
rimasero invece circoscritte al periodo compreso tra il XVIII sec. a.C. e il
III-IV sec. d.C. Le tribù erano comunità costituite da una o
più famiglie che riconoscevano antenati comuni; esse vivevano, vicino
alla costa o nei pressi di corsi d'acqua, in piccoli villaggi costituiti
da abitazioni di legno e stoppie, di pietra o di
adobe (mattoni di
argilla o fango e paglia lasciati essiccare al sole). Praticavano la caccia, la
pesca, la raccolta di frutti e l'agricoltura. Queste culture, piuttosto
primitive per struttura sociale, presentavano tuttavia una produzione di oggetti
in ceramica e di tessuti pregiati anche se, a eccezione delle popolazioni
più settentrionali delle Ande meridionali, non conoscevano le tecniche
della metallurgia. La dimensione magico-religiosa è attestata da
molteplici rituali: riti di passaggio (che celebravano l'iniziazione ai diversi
stadi della vita, quali la pubertà, il matrimonio, ecc. ), culto degli
antenati, sacrifici umani e particolari esempi di feticismo (tra cui il valore
di trofeo attribuito alla testa del nemico, mediante la quale il detentore si
impossessava anche delle sue qualità belliche e del suo coraggio). La
struttura sociale, più ampia, delle circoscrizioni si diffuse nel
territorio delle Ande centrali, soprattutto lungo la costa, a partire già
dal XX sec. a.C; lungo i litorali e sugli altopiani meridionali fra il XVIII
sec. a.C. e il III sec. d.C.; nell'area mesoamericana tra il X sec. a.C. e
il 300 d.C. e, infine, nell'area caraibica e nella foresta tropicale tra
il V sec. a.C. e il XVI sec. d.C. Dal punto di vista politico questa
organizzazione era più complessa rispetto a quella tribale: al vertice
stavano membri della classe sacerdotale e dei guerrieri, fra cui si sceglieva il
capo supremo, e alla base la massa contadina. A livello intermedio, al servizio
del capo, dei sacerdoti e dei guerrieri, erano gli artigiani, vasai, tessitori,
scultori e orefici che crearono opere di grande valore artistico: vasellame
ornato di motivi dipinti, scolpiti, modellati o incisi, statuine in ceramica,
monili o figurine in oro o
tumbaga (lega d'oro e rame) lavorati con
le tecniche più svariate, oggetti in rame e in bronzo, tessuti
dall'eccezionale varietà di tinte e motivi, monoliti, magnifiche
sculture raffiguranti uomini o animali, teste-ritratto e piccoli oggetti in
pietre preziose (figurine, maschere e varie suppellettili ornamentali). I temi
iconografici di tutta questa produzione si ispiravano alla mitologia e alla
religione di queste popolazioni, che veneravano per lo più le forze della
natura: la pioggia, il vento, il sole e la luna. Tuttavia quella statale fu la
più avanzata forma di organizzazione tra le civiltà
p. Gli
Stati più importanti (alcuni dei quali si evolsero in senso propriamente
imperiale) sorsero in Mesoamerica tra il IV e il X sec.: quello di
Teotihuacán, quelli toltechi, zapotechi, atzechi, inca e le città
maya. In essi il potere si concentrava nelle mani di un sovrano, cooptato
all'interno della casta dominante, che promulgava direttamente le leggi; a
questi si affiancava un corpo giudiziario ed un apparato burocratico, preposto
all'amministrazione del Paese. La stratificazione sociale era rigida e
complessa: l'aristocrazia forniva la classe dirigente e possidente, mentre il
popolo comprendeva artigiani, commercianti e contadini, il cui lavoro attingeva
un notevole sviluppo tecnico, scientifico e artistico e comportava un'alta
specializzazione. Le compagini statali
p. si raccoglievano intorno a
città-capitali spesso assai popolose e dall'architettura grandiosa e
monumentale: Teotihuacán, Tula, Tenovhtilán, Monte Albán,
Mitla, Tajin, Cempoala. Anche la dimensione religiosa ebbe, nella strutturale
statale e imperialista, caratteristiche differenti: l'adorazione delle forze
naturali passò in secondo piano, con sopravvivenze nelle classi
più umili, a favore di elaborazioni più complesse in cui il
prevalere di una divinità sulle altre del pantheon giustificava anche il
dominio di un popolo su di un altro. Per una trattazione più
particolareggiata si vedano: andino,
mesoamerica, aztechi, incas, maya, mochica, mixtechi,
olmechi, toltechi, zapotechi.