Città (145.000 ab.) della Germania, capitale del Land del Brandeburgo;
è situata a 20 km da Berlino, alla confluenza dei fiumi Havel e Nuthe.
• Econ. - L'economia si fonda sull'industria tessile, meccanica,
elettronica ed elettrotecnica. La produzione di maioliche e del vetro
rappresenta una tradizione di artigianato artistico risalente ai secc.
XVII-XVIII.
P. è anche un centro di rilevanza scientifica per la
presenza di un osservatorio geofisico e astrofisico. • St. - Di origine
slava, le prime notizie di
P. risalgono al X sec.; assunse lo
status di città nel XIV sec., e divenne residenza dei re di
Prussia nel XVII sec., accrescendo notevolmente il proprio prestigio e
arricchendosi di edifici illustri.
P. subì gravi danni durante la
seconda guerra mondiale. ║
Conferenza di P.: svoltasi dal 17 luglio
al 2 agosto 1945, riunì i rappresentanti dell'Unione Sovietica, degli
Stati Uniti e della Gran Bretagna, le tre grandi potenze vincitrici della
seconda guerra mondiale: Stalin, Truman e Churchill, accompagnati dai rispettivi
ministri degli Esteri Molotov, Byrnes ed Eden. Per la Gran Bretagna Attlee e
Bevin sostituirono Churchill ed Eden dopo la vittoria elettorale laburista. Il 2
agosto fu istituito un consiglio dei ministri degli Esteri dei cinque Alleati,
comprendente anche Francia e Cina, per preparare i trattati di pace con Italia,
Bulgaria, Finlandia, Romania, Ungheria. Durante la conferenza fu posta la
questione delle riparazioni da esigere dagli sconfitti e della sistemazione da
dare al territorio tedesco. In base agli accordi di
P., l'Unione
Sovietica ebbe definiti i suoi confini occidentali e alla Polonia venne affidata
l'amministrazione del territorio tedesco che si estendeva fino ai fiumi Oder e
Neisse, includendo Danzica. Quanto alla Germania, occupata nella parte orientale
dall'Armata Rossa e in quella occidentale dagli Alleati atlantici, si
enunciò l'intenzione di evitare la formazione di uno Stato unitario
tedesco attraverso la divisione della Germania in quattro zone di occupazione
militare. La Conferenza di
P. pose le condizioni preliminari per
l'instaurarsi della cosiddetta "cortina di ferro",
che
calò sull'Europa dopo il 1947 e della "guerra fredda" tra
Europa orientale e occidentale, contrapposte in due blocchi la cui linea
divisoria corrispondeva al confine che separava la Germania occidentale dalla
orientale (sotto l'influenza sovietica). • Arte - La città si
sviluppò secondo un progetto mutuato dall'urbanistica delle città
olandesi, di cui si conserva un quartiere, realizzato interamente in mattoni.
Sotto il grande elettore Federico Guglielmo (1640-88) sorse a
P. lo
Stadtschloss, molto rimaneggiato nel XVIII sec. e distrutto durante la seconda
guerra mondiale. Ulteriore impulso alla formazione della fisionomia della
città fu data da Federico il Grande. Risale al 1770 la costruzione della
porta di Brandeburgo, a imitazione di arco romano. Del XVIII sec. è anche
il complesso di Sans-Souci, formato da vari padiglioni inseriti in un vasto
parco progettato da G.W. von Knobelsdorff. Ulteriori sviluppi urbanistici e
architettonici si ebbero nel XIX sec. soprattutto ad opera di K.F. Schinkel
(Charlottenhof, 1826; Nikolaikirche, 1830) e L. Persius (Orangerie, 1851).