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Potenza.

Città della Basilicata, capoluogo di regione e della provincia omonima. È situata a 819 m s/m., su uno sperone dell'Appennino lucano dominante la valle del Basento. Mercato agricolo e del bestiame; industrie olearie, enologiche, molitorie, casearie, dei laterizi, del legname. 69.060 ab. CAP 85100. • St. - Fondata dai Romani (II sec. a.C.), fu municipio durante l'età imperiale. Nel 402 subì il saccheggio dei Goti, per poi essere incorporata dai Longobardi nel ducato di Benevento (VI sec.) e, dall'847, nel principato di Salerno. Dal XIII al XVI sec. appartenne in feudo a varie signorie locali (Sanseverino, Origlia, Michele Attendolo, Guevara, Loffredo). Fu la prima città che insorse nel 1860 contro i Borboni. Più volte distrutta da terremoti, subì gravi danni a causa del sisma del 1980. • Arte - La città ospita numerose chiese romaniche: la chiesa di San Michele, la cattedrale (ricostruita in parte nel XVIII sec.), la chiesa del Sepolcro, la chiesa di San Francesco (con portali del XV sec. e abside gotica). Il Museo archeologico conserva importanti raccolte. ║ Provincia di P. (6.545 kmq; 388.759 ab.): si estende interamente sui rilievi dell'Appennino lucano, profondamente incisi dalle valli dei fiumi Bradano, Sinni, Agri, fra il massiccio del Vulture, a Nord, fino a quello del Pollino, a Sud, affacciandosi sul Mar Tirreno. Il territorio, prevalentemente montuoso e ricoperto da foreste, è spesso soggetto a una serie di calamità naturali (frane, terremoti, calanchi). L'economia si basa sull'agricoltura (cereali, olivi, viti, agrumi), sull'allevamento (caprino e ovino), sull'attività industriale (comparto automobilistico (FIAT), plastico, edile, alimentare). Centri principali: Melfi, Lauria, Lavello, Venosa.