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Porto.

Città (263.100 ab.) del Portogallo nord-occidentale, capoluogo del distretto omonimo. È situata sulla riva destra del fiume Duero, a 5 km dalla sua foce nell'Oceano Atlantico. Seconda città, dopo Lisbona, del Portogallo, è il più grande centro urbano del Nord, fiorente polo commerciale e attiva sede industriale. Distesa in anelli circolari sopra due rilievi granitici dalla cima arrotondata, P. è distinta in due principali nuclei; la parte più antica, raccolta nell'ampia valle che separa le due alture, è caratterizzata dalle pittoresche case in granito, alte e strette, alle quali si alternano zone verdi; in tutto diverso, il nucleo moderno è disposto sull'altopiano interno, in particolare in direzione Nord-Ovest e Sud-Est. • Econ. - Importante nodo stradale e ferroviario, P. è anche sede di numerose industrie, attive nei settori tessile (cotone, fibre artificiali e sintetiche), alimentare, conciario, petrolchimico, calzaturiero, del tabacco, della gomma (pneumatici), delle ceramiche. La città è inoltre centro di commercio dei vini pregiati (porto) prodotti nella regione attigua e conservati in uno dei suoi sobborghi (Villa Nova de Gaia), sulla riva sinistra del Duero. In conseguenza dell'insabbiamento del fiume, che limita l'attracco alle navi di 2.000 t, P. ha dovuto ricorrere a nuove installazioni portuali, collocate a Leixoes, a Nord-Est della città. • St. - Piccolo villaggio prima dell'occupazione romana, divenne porto di relativa importanza (Portus Cale) in età imperiale. Nel 456 venne occupato dai Visigoti, che lo resero centro florido e attivo. Soggetto a una breve dominazione araba, verso la metà dell'VIII sec. fu liberato da Alfonso I, re delle Asturie. Dopo la metà dell'XI sec. divenne sede di contea, giungendo a conquistare l'indipendenza dopo la morte di Alfonso VI re di León (1109). In seguito la città e la sua provincia, chiamate Portugale sin dal IX sec., diedero il nome al nuovo Stato iberico, fondato da Alfonso Henriques nel 1128. Nei secc. XIII-XIV ebbe grande prosperità, diventando mercato di scambi internazionali e centro tra i maggiori dell'industria armatoriale. Rafforzatasi sempre più nel suo comune, prese parte a tutte le guerre nazionali: nel 1580 combatté contro gli invasori spagnoli e nel 1640 si schierò a fianco di Lisbona, nella guerra di liberazione. Nel corso dell'invasione napoleonica del 1807 venne occupata dagli Spagnoli, e nel 1809 dalle truppe francesi. Nell'agosto 1820 la città fu teatro di moti liberali che dettero al Portogallo la sua prima Costituzione. Trovatasi, in seguito a un colpo di Stato, sotto il dominio del principe Michele, subì un lungo assedio (luglio 1832 - agosto 1833). Nel 1927 si ribellò alla dittatura militare di Carmona, ma fu costretta in breve alla resa. • Arte - Tra i monumenti, degni di nota appaiono la chiesa di Cedofeita, in stile romanico-limosino, più volte rimaneggiata, e la cattedrale, anch'essa romanica, ma per la maggior parte rifatta in epoca barocca. Spiccano inoltre, tra le chiese: San Francesco (XIV sec.), unica chiesa gotica di P., decorata all'interno con ricchissime sculture barocche in legno dorato (talda dourada); la chiesa tardo gotica di Santa Chiara (1416); la chiesa di San Lorenzo, o dos Grilos, con caratteristiche barocche. Al XVIII sec. risalgono la chiesa del Carmine, le chiese della Misericordia e dei Clérigos. I due ponti ottocenteschi in ferro, denominati rispettivamente Don Luís I e Dona Maria Pia, furono realizzati su progetto di Eiffel. Tra i musei si segnalano quello di arte figurativa medioevale e moderna (Museo Soares dos Reis) e quello etnografico.