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Porto.

Antica città romana. Fu costruita intorno al primo porto realizzato da Claudio alle foci del Tevere. Per ovviare agli insabbiamenti causati dal fiume, Traiano spostò il porto verso l'interno, scavando un vasto bacino di forma esagonale collegato con il mare e con il fiume mediante canali. Con questa nuova sistemazione, P. assunse un ruolo di primaria importanza e diventò il principale scalo dell'Impero. I resti rinvenuti testimoniano di una consistente attività edilizia avvenuta nei secc. II-III, periodo a cui risalgono molti dei reperti archeologici: le banchine e i moli di ormeggio; parte delle mura provviste di una porta (Arco di Santa Maria); l'horrea con cortili interni risalente ai tempi di Traiano e di Settimio Severo, il tempio detto di Portuno, corinzio; una darsena parallela al canale di Fiumicino. Vi sono inoltre resti di portici, terme, terrazzamenti, e infine tracce dello xenodochío, l'ospedale per pellegrini realizzato da Pammachio nel IV sec. La necropoli risalente al periodo di Claudio occupava il retroterra allora privo di edifici; la necropoli traianea, invece, sorse nella cosiddetta isola sacra, posta tra il Tevere e la sua ampia fossa di sfogo nel mare. Si sono rinvenute tombe a camera in opera laterizia, decorate con pitture, stucchi e pavimenti a mosaico e situate per file parallele sull'asse stradale lastricato che collegava P. con Ostia. Le iscrizioni risalenti al IV sec. costituiscono significativo documento del periodo di grande splendore che la città attraversò sotto la guida di Costantino, il quale la rese indipendente da Ostia e da Roma e le concesse magistrati e leggi proprie. La vita della città, le corporazioni, i collegi, i vari rami di lavoro e di commercio, i culti romani e orientali emergono inoltre dalle iscrizioni rimaste, vivo ritratto dell'antica P. Nel VI sec. la città era, secondo Procopio, ancora fiorente e fortificata. Saccheggiata in seguito dai Goti, venne abbandonata durante le invasioni saracene. ║ P. fu sin da epoca molto antica centro cristiano, come è testimoniato dalla presenza dei molti martiri attribuiti alla città, tra i quali in particolare sant'Ippolito. Fu sede di vescovi fin dal tempo di Costantino. Nel 1119 la sua diocesi fu unita a quella di Santa Rufina. Divenuta sede suburbicaria, è denominata dal 1986 P.-Santa Rufina.